Lago Bajkal & Siberia Centrale
l'eldorado per gli amanti degli LBJ: terra di luì, cannaiole & locustelle
6 - 19 giugno 2016

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Itinerario in breve

1° giorno) volo Milano - Irkutsk via Mosca
2° giorno) arrivo a Irkutsk
3° giorno) trasferimento ad Arshan
4° giorno) Arshan
5° giorno) trasferimento a Vydrino
6° giorno) Vydrino. In serata Transiberiana fino a Ulan Ude
7° e 8° giorno) Bjeloozersk (steppa ai confini con la Mongolia)
9° giorno) ritorno a Ulan Ude. Transiberiana fino a Irkutsk
10° giorno) trasferimento a Bolshoe Goloustnoye
11° e 12° giorno) Bolshoe Goloustnoye
13° giorno) ritorno a Irkutsk. Volo a Milano via Mosca
14° giorno) arrivo a Milano


Mappa interattiva



Scheda tecnica

Sistemazioni alberghiere: di buona levatura a Irkutsk. Le altre guest-house sono molto rustiche, con servizi in comune

Difficoltà: richiesto spirito di adattamento per le sistemazioni molto semplici. Le camminate sono in piano e non richiedono particolare impegno

Bibliografia: la Russia è tristemente scoperta per quanto riguarda guide di birdwatching. La migliore soluzione è l'utilizzo di due guide: Birds of East Asia, di Mark Brazil, Christopher Helm associata a Birds of Central Asia, di Ayé, Schhweizer e Roth, Christopher Helm.
Molto utile il nostro Collins Bird Guide, di Svensson & Grant, Harper Collins

Costo del tour: Euro 4.540

Numero massimo di partecipanti: quattordici




Il lago Bajkal è costellato da 27 isole, di cui Olkhon, le cui sponde sono raffigurate nella foto, è la più vasta (© Jason Rogers Creative Commons Attribution 2.0 Generic)


Luì boreale, una delle numerose specie di "filloscopi" che vedremo nell'Ornitour in Siberia centrale (© Alnus Creative Commons Attribution Share Alike 3.0 Unported)


Intro

La disintegrazione dell’Unione Sovietica, iniziata ormai più di vent’anni fa con la caduta del muro di Berlino, ha portato alla formazione di numerose repubbliche indipendenti, che, incidentalmente, sono quasi tutte destinazioni del calendario Ornitour 2015/2016: Armenia, Georgia, Kazakistan, Uzbekistan, Kirgizistan. La maggior parte del territorio dell’ex Unione Sovietica è comunque ancora racchiuso in una singola nazione e cioè la Russia, o meglio la Federazione Russa, che rappresenta l’entità statale più vasta del mondo. In tale unità geopolitica gli ambienti naturali sono ovviamente i più disparati; essi vanno dai ghiacci delle isole artiche nel Mare Siberiano alle sterminate pianure del centro, alle terre vulcaniche della Kamchatka, alle steppe del sud ai confini con la Mongolia e la Cina. Questa varietà di ambienti, latitudini e longitudini si traduce in uno spettacolare ventaglio di fauna, e avifauna in particolare. E’ ovvio che non è possibile effettuare un singolo tour ornitologico in Russia e, a meno che non si voglia fare una vacanza di tre mesi, c’è da scegliere dove andare: a nord a vedere gli uccelli artici? a sud-ovest ad ammirare le specie che nel Paleartico Occidentale sono solo e sempre accidentali? a nord-est ad entusiasmarsi con Gru siberiane e Piovanelli becco a cucchiaio? Ornitour è lieta di cavarvi di impaccio: oltre ai summenzionati tour nelle ex-repubbliche sovietiche dell’Asia Centrale, vi proponiamo tre fantastiche avventure in Russia: questa, e cioè Siberia Centrale e Lago Baikal, una esclusiva Siberia Orientale a caccia della Tigre siberiana, e infine una straordinaria crociera dal nome assolutamente allettante: "Sulla scia di Vitus Bering, alla ricerca del Piovanello becco a cucchiaio". Questo viaggio in Siberia Centrale ci porterà nelle steppe e nella taiga che circondano la regione meridionale del lago Baikal, del quale esploreremo le rive, l’emissario principale, e cioè il fiume Angara, e i numerosi laghetti salmastri che fanno da corona alla sua estremità meridionale. Il Lago Bajkal, lungo 636 km e largo mediamente 48 km, si estende su una superficie di circa 31.000 kmq, che ne fa uno dei più vasti laghi al mondo. Con la sua profondità massima di 1.642 m, il Baikal è sia il lago d'acqua dolce più profondo del mondo che quello con il volume maggiore. Si stima che contenga circa il 20% delle riserve d'acqua dolce del pianeta (esclusi i ghiacciai e le calotte polari). Le caratteristiche delle acque del lago, molto ricche in ossigeno, rendono conto del gran numero di forme viventi che lo abitano (250 specie di crostacei e ben 52 di pesci, di cui 27 endemiche). Più importante per i naturalisti che visitano il Baikal è il gran numero di uccelli che frequentano le aree periferiche, coperte da steppa e taiga, e la presenza della Foca del Baikal, la più piccola foca del mondo, endemica del lago. Nel 1996 il lago Baikal è stato inclusa nella lista dell’UNESCO dei patrimoni dell’Umanità. Qualsiasi famiglia di uccelli si prenda in considerazione, la Siberia Centrale possiede specie fantastiche, per noi birdwatcher europei. Seguendo l’ordine tassonomico, e cominciando così dagli Anatidi, l’Orco marino asiatico (ssp stejnegeri), il Gobbo rugginoso, la Casarca comune, l’Anatra falcata e l’Oca cigno sono la cinquina di stelle della famiglia. I rapaci sono assolutamente sensazionali: Aquila di mare, Aquila delle steppe, Aquila imperiale, Aquila anatraia maggiore, Falco pecchiaiolo orientale, Poiana degli altipiani, Albanella orientale, Falco dell’Amur, Falco sacro. Oltre ai molti limicoli consueti ai birdwatcher europei, ci sono buone probabilità di incontrare il Beccaccino di Swinhoe, il Beccaccino codaspillo, il Gambecchio ditalunghe, il Piro piro pettorossiccio asiatico e il Piro piro codagrigia. Per chi ama i piccoli Passeriformi, non c’è che l’imbarazzo della scelta: Calandro di Blyth, Tordo squamato, Tordo golarossa, Codirosso di Eversmann, Calliope siberiana, Pigliamosche mugimaki, Zigolo campestre, Ciuffolotto roseo di Pallas (solo per citarne alcuni). Ma quelli che più affascinano i birdwatcher europei sono i filloscopi, e cioè i luì, con i quali potremo esercitare la nostra abilità identificativa: oltre ai canonici Luì grosso e Luì piccolo (ma delle sottospecie siberiane, tanto per aumentare la confusione), potremo vedere il Luì boreale, il Luì di Radde, il Luì scuro, il Luì di Pallas, il Luì doppiabarra (precedentemente sottospecie del Luì verdastro). E a far correre l'acquolina in bocca altre magnificenze come la Damigella di Numidia, il Gabbiano del Caspio (ssp mongolicus), il Cuculo orientale, il Picchio dorsobianco, la Ghiandaia siberiana, la Taccola di Dauria.. L’itinerario prenderà le mosse da Irkutsk, da dove ci muoveremo verso ovest per raggiungere il villaggio di Arshan. Dopo aver visitato le foreste che circondano Arshan e le paludi di Tunka, scenderemo verso sud, raggiungendo la sponda meridionale del lago Baikal, a Vidryno; qui esploreremo la taiga che arriva a lambire le rive del lago. Proseguiremo poi per Slyudyanka, dove saliremo sulla celeberrima Transiberiana fino ad Ulan Ude. E da qui scenderemo verso sud, quasi a raggiungere il confine con la Mongolia; la distesa di steppa, gli arbusteti e i laghetti salati di questa regione ospitano gli uccelli più suggestivi di tutto il nostro itinerario. Tornati, ancora con la Transiberiana, a Irkutsk, raggiungeremo l’ultima tappa del viaggio, il grazioso villaggio di Bolshoe Goloustnoye, dove esploreremo ancora i locali ambienti di prateria, riva lacustre, steppa e taiga.


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Itinerario dettagliato    
1° giorno) volo Milano – Mosca e coincidenza in tarda serata per Irkutsk, dove arriveremo nella prima mattinata di domani.

2° giorno) Irkutsk è conosciuta come “la Parigi della Siberia”. Non mancano naturalmente gli orribili palazzoni stile sovietico, ma la città è ricca di deliziose case di legno decorate di fregi e intarsi colorati; queste case furono costruite dai numerosi esuli  che affluirono alla città nella seconda metà del XIX° secolo dopo la rivolta Dicembrista contro lo zar Nicola I°. Tra di loro molti nobili, artisti e ufficiali che fecero della città uno dei centri culturali dell’impero. La città si estende sulla riva del fiume Angara, un tributario dello Yenisei. Ci trasferiremo al nostro hotel, alla periferia della città e cominceremo subito il birdwatching siberiano. Intorno al nostro albergo potremo vedere specie interessanti, come il Rondone codaforcuta, il Prispolone indiano, il Luì forestiero, il Culbianco isabellino, il Pettazzurro. Nel pomeriggio visiteremo le paludi di Novo Leninsky, dove il target principale sarà una delle più belle anatre del mondo, l’Anatra falcata; ma vedremo anche l’Albanella orientale, il Lodolaio eurasiatico, la Cornacchia orientale (per ora solo una sottospecie della cornacchia nera), lo Zigolo dal collare. Le paludi ospitano moltissime specie che, per quanto consuete a noi occidentali, ci faranno fare un birdwatching ricco e divertente; tra di esse: Svasso maggiore, Svasso piccolo, Airone cenerino, Tarabuso eurasiatico, Moriglione eurasiatico, Moretta comune, Marzaiola, Albastrello, Sterna comune, Sterna maggiore, Folaga comune, Gabbiano comune, Migliarino di palude.

3° e 4° giorno) ci sposteremo oggi verso ovest, lungo la vallata di Tunka, e raggiungeremo il villaggio di Arshan, dove pernotteremo due notti. Il Codirosso di Dauria e la Cutrettola del Baikal (la sottospecie locale, che, come quasi tutte le sottospecie di cutrettola dovrebbe presto diventare specie buona) sono comuni intorno all’hotel. Effettueremo un’escursione sui monti che dominano Arshan alla ricerca di specie interessanti come il Tordo fosco, il Tordo golarossa, il Codirosso di Eversmann, il Luì boreale, il Luì fosco e, soprattutto, il Ciuffolotto roseo di Pallas, una delle specie più difficili a scovarsi. Il secondo giorno visitermo le paludi di Tunka, dove incrementeremo la nostra lista di uccelli acquatici: Casarca comune, Germano reale, Mestolone comune, Fischione eurasiatico, Canapiglia, Gabbiano del Caspio (ssp. mongolicus, verosimilmente prossima specie buona, Gabbiano mongolo), Gabbianello, Mignattino alibianche. Nelle praterie intorno agli specchi d’acqua vedremo Gru cenerine, Taccole di Dauria, Cornacchie grigie, Allodole eurasiatiche. Nel cielo sopra le paludi volano molti rapaci, tutti molto interessanti: Aquila di mare, Aquila anatraia maggiore, Aquila minore, Poiana comune, Poiana degli altipiani. Sul percorso per raggiungere le paludi di Tunka ci fermeremo in aree campestri e boscose dove avremo ottime chances di vedere altre specie interessanti come il Fagiano di monte eurasiatico, la Starna di Dauria, il Luì di Radde, lo Zigolo golarossa e lo Zigolo campestre.
 

La splendida Anatra falcata è una delle specie di anatre che potremo incontrare nelle paludi di Novo Leninsky (© Alpsdake Creative Commons Attribution Share Alike 3.0 Unported)




La Russia ospita, da ovest ad est decine di specie interessanti per i birdwatcher europei; il Prispolone indiano è una di queste (© J.M.Garg Creative Commons Attribution Share Alike 3.0 Unported)




Sopra: il Luì scuro è abbastanza comune nella regione che visiteremo; il suo habitat è costituito dalla taiga e dai boschetti sui prati paludosi (© Dick Forsman 2012)




Il graziosissimo Luì di Pallas è forse il filloscopo con i minori problemi di identificazione, tanto è brillantemente colorato e disegnato (© Dick Forsman 2012)




Il Luì grosso, invece, dà qualche problemino, soprattutto da queste parti, dove ci sono specie e sottospecie di diversi luì (© Dick Forsman 2012)
5° giorno) raggiungeremo oggi la sponda meridionale del lago Baikal, dove pernotteremo a Vydrino. La fitta taiga che borda la riva sud dell’immenso lago è uno degli hot-spot di questa regione e nella foresta avremo buone opportunità di vedere numerose specie di uccelli, sia diffuse nel Paleartico, che localizzate alla parte orientale di questa regione zoogeografica: Rondone codaspinosa golabianca, Picchio dorsobianco, Picchio cenerino, Picchio tridattilo eurasiatico, Ghiandaia siberiana, Tordo siberiano, Tordo oscuro, Tordo squamato, Pigliamosche fianchiscuri, Pigliamosche bruno asiatico, Pigliamosche della taiga (recentemente splittato dal Pigliamosche pettirosso), Luì di Radde, Luì boreale, Pettirosso blu siberiano, l’incomparabile Calliope siberiana, Zigolo faccianera.

6° giorno) dopo un’altra giornata quasi completa di birdwatching nella taiga di Vydrino, raggiungeremo Slyudyanka da dove partiremo per Ulan Ude. Faremo un viaggio molto suggestivo a bordo della celeberrima ferrovia Transiberiana. Ulan Ude è la capitale della repubblica di Buriazia, dove vive la minoranza etnica più numerosa di tutta la Russia: i Buriati. Questo popolo è di origine mongola e ancora oggi molti allevatori Buriati mantengono le abitudini dei loro antenati, l’allevamento itinerante nella steppa, e l’uso delle tradizionali yurte.

7° giorno) ci dirigeremo oggi verso sud, verso il confine con la Mongolia. Il percorso si snoda attraverso praterie e steppa, l’ambiente più suggestivo di questa parte d’Asia. Gli uccelli che potremo vedere sono sensazionali, e basti citare la Damigella di Numidia, il Falco sacro, il Falco dell’Amur e la strana Oca cigno per spiegare l’aggettivo. Con il cannocchiale controlleremo con attenzione la steppa per localizzare gli uccelli piccolini (ma altrettanto, se non di più, interessanti come i cugini di grandi dimensioni): Calandra di Mongolia, Zigolo guancecastane, Zigolo di Pallas. Pernotteremo due notti nella vecchia scuola del villaggio di Bjeloozersk.


Il bellissimo Tordo squamato è una delle numerose specie di Turdidi che vedremo intorno al Lago Bajkal (© JJ Harrison,  Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)
8° giorno) esploreremo la steppa e la distesa di bassi arbusti che si estende intorno al nostro villaggio. Sulla steppa sconfinata volano numerosi rapaci alla ricerca di carne viva (citelli e scoiattoli terragnoli) e morta (i cadaveri degli armenti caduti di stenti): Avvoltoio monaco, Nibbio bruno (o meglio Nibbio guancenere, la ssp lineatus è quasi pronta per essere elevato al rango di specie), Aquila delle steppe, Poiana degli altipiani, Albanella orientale, Lodolaio eurasiatico. Le aree più aride fremono dei voli di Culbianchi isabellini, Allodole golagialla, Averle brune, Zigoli di Godlewski. Ma la parte più interessante della giornata odierna sarà quella dedicata alla visita ai laghi salati della steppa dove potremo vedere una pletora di uccelli acquatici; per citare solo i più suggestivi: Gobbo rugginoso, Germano beccomacchiato orientale, Pesciaiola, Anatra falcata, Piro piro pettorossiccio asiatico, Piviere dorato asiatico, Gambecchio ditalunghe. E, tra le specie meno rare: Svasso piccolo, Svasso cornuto, Avocetta, Albastrello, Corriere piccolo, Fratino, Svasso piccolo, Mignattino alibianche.

9° giorno) dopo un po’ di birdwatching intorno a Bjeloozersk, che programmeremo in modo ta avere le migliori opportunità di vedere le specie che avessimo perso fino ad ora, ritorneremo a Ulan Ude, dove un altro suggestivo viaggio notturno sulla Transiberiana ci riporterà a Irkutsk.

10° giorno) appena arrivati ad Irkutsk, saliremo sul minibus che ci porterà al villaggio di Bolshoe Goloustnoye, dove pernotteremo tre notti. Il villaggio conta 700 anime, ma è dotato di una spaziosa guest-house. Il piccolo agglomerato urbano è situato sulla riva sud-occidentale del Baikal e, oltre alla sua importanza per noi birdwatcher, è molto bello dal punto di vista artistico, con le piccole case di legno dalle finestre colorate ddi azzurro e decorate con volute lignee (i siberiani credono che gli spiriti possano entrare dalle finestre, che sono disegnate per prevenire queste intrusioni). Il percorso da Irkutsk al villaggio, che si snoda lungo il fiume Angara, sarà punteggiato da soste birdwatching; ci aspettiamo di vedere, negli appropriati habitat, specie eccellenti come la Cutrettola testagialla orientale, il Calandro maggiore, il Pigliamosche mugimaki, il Tordo siberiano, lo Zigolo castano. Sulle aree allagate dal fiume zampettano branchi di limicoli; tra le specie più comuni, come la Pantana eurasiatica e il Totano moro, speriamo di vedere uccelli più rari, come il Beccaccino codaspillo e il Beccaccino di Swinhoe. Anche su quest’area di steppa volano sempre numerosi rapaci e avremo buone opportunità di ammirare, oltre alle specie osservate fino a qui, l’Albanella reale.


Il Piviere dorato asiatico è uno dei limicoli di lustro che vedremo nelle zone umide che tappezzano la steppa del villaggio di Bjeloozersk (© Bering Land Bridge National Preserve, Creative Commons Attribution 2.0 Generic)




La Locustella di Pallas vive nella vegetazione erbosa di aree umide; sarà più facile ascoltare il suo canto ricco e variato (ben diverso dal mulinello del congenere Forapaglie macchiettato) che non inquadrarla nel binocolo (© J.M.Garg Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)
11° e 12° giorno) sono molte le specie tipiche di quest’angolo del Baikal e la nostra checklist, in questi ultimi due giorni, dovrebbe arricchirsi di almeno una decina di specie,e che specie! Esploreremo la steppa, la prateria, la riva del lago e la taiga che si estende verso sud. Citiamo solo qualcuno dei gioielli locali; nella taiga vedremo il Cuculo orientale, il Codazzurro, il Pigliamosche fianchiscuri, il Luì verdastro (la ssp orientale plumbeitarsus, considerata spesso specie buona), il Luì scuro e il più bello tra i luì, il Luì di Pallas. E sopra la taiga volteggiano spesso l’Aquila imperiale e il Falco pecchiaiolo orientale. Nelle aree più aperte camminano impettite Cicogne  nere e svolazzano Calandri di Blyth, Averle brune, Culbianchi isabellini e Taccole di Dauria. Nei cespugli, ciuffi d’erba e canneti cercheremo due uccelletti molto difficili a localizzarsi, poiché “camminano” nel fitto della vegetazione e hanno una scarsissima propensione a farsi vedere: Locustella di Pallas e  Cannaiola beccogrosso. Spazzoleremo con il cannocchiale le rive e la superficie del lago, che potrebbe rivelarci Smerghi minori, Orchi marini (ssp stejnegeri, probabile prossimo Orco asiatico), Piro piro codagrigia.

13° giorno) faremo ritorno a Irkutsk, dove avremo a disposizione una camera d’albergo per prepararci al viaggio di ritorno. Cena d’addio e successivo trasferimento all’aeroporto dove ci imbarcheremo sul volo per Mosca.

14° giorno) arrivo a Mosca e coincidenza per Milano. Arrivo a Milano e fine del viaggio.


L'Averla bruna è l'averla più diffusa nella Russia continentale (© JJ Harrison,  Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)



Il Luì verdastro che alligna in questa regione della Russia è della sottospecie plumbeitarsus, che per molti Autori è una specie differente dalle sottospecie occidentali del Luì verdastro (© Dick Forsman 2012)


ornitour
via Meucci 5
25086 Rezzato (BS)
+39 348 8713313
info@ornitour.it



   





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