La lista rossa degli uccelli 2012



L'Orco marino Melanitta (fusca) deglandi ha perso il 55% dei suoi effettivi negli ultimi vent'anni. Nella foto è riprodotto l'Orco marino americano, che per Clements è ancora una sottospecie (© Elaine R. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)

Prima di entrare nel merito degli aggiornamenti 2012 della Red List delle specie minacciate, vale la pena descrivere brevemente le modalità con cui la IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura o, in inglese, International Union for the Conservation of Nature) attribuisce a moltissimi organismi viventi un eventuale stato di minaccia. Fino al 1994 il metodo di questa valutazione non era stato standardizzato e il riconoscimento di una specie a rischio di estinzione era abbastanza soggettivo. Nel 1994 l'IUCN ha iniziato a identificare i criteri con cui attribuire ad una singola specie una particolare categoria di minaccia e, attraverso diverse versioni, è giunta a quella odierna (Version 3.1 IUCN 2001) (*).

EX Extinct
L'ultimo individuo della specie è deceduto.
EW Extinct in the Wild La specie sopravvive solo in zoo o altri sistemi di mantenimento in cattività.
CR Critically Endangered La popolazione di una specie è diminuita del 90% in dieci anni o quando il suo areale si è ristretto sotto i 100 km² o il numero di individui riproduttivi è inferiore a 250.
EN Endangered La popolazione di una specie è diminuita del 70% in dieci anni o quando il suo areale si è ristretto sotto i 5.000 km² o il numero di individui riproduttivi è inferiore a 2.500.
VU Vulnerable La popolazione di una specie è diminuita del 50% in dieci anni o quando il suo areale si è ristretto sotto i 20.000 km² o il numero di individui riproduttivi è inferiore a 10.000.
NT Near Threatened I valori della specie non riflettono ma si avvicinano in qualche modo ad una delle descrizioni riportate sopra.
LC Least Concern I valori della specie non riflettono in alcun modo una delle descrizioni di cui sopra, specie abbondanti e diffuse.
DD Data Deficient Mancanza di dati sufficienti per valutare lo stato di conservazione della specie.
NE Not Evaluated Specie non valutata.

Nella Lista Rossa della IUCN compaiono nove categorie di minaccia. Per chi volesse approfondire i parametri con cui la IUCN identifica ogni categoria (accennati nella tabella qui sotto), può leggere l'esaustiva spiegazione sulla relativa pagina del sito dell'IUCN

Bene, dedichiamoci ora all'attualità. Sono recentemente comparsi su BirdLife International gli annuali cambiamenti della Red List degli uccelli del mondo, la lista che valuta per ognuna delle circa diecimila specie di uccelli del mondo lo stato di salute della specie. A differenza degli aggiornamenti che vanno dal 2008 al 2011, in cui venivano prese in esame soltanto le specie già etichettate con uno qualsiasi dei gradini della scala IUCN e cioè NT (Near Threatened), VU (Vulnerable), EN (Endangered) e CR (Critically Endangered), gli aggiornamenti del 2012 sono stati il risultato della rivalutazione di tutte le diecimila specie di uccelli; un lavoro di grande impegno che è stato svolto attenendosi scrupolosamente ai criteri della IUCN Red List. E i risultati sono stati sorprendenti, in senso negativo. Nonostante qualche gradevole sorpresa, il bilancio finale di ogni grado di minaccia è stato negativo, e precisamente:

Critically Endangered: da 189 a 197, incluso un aumento delle specie potenzialmente estinte (da 14 a 15)
Endangered: da 381 a 389
Vulnerable: da 683 a 727
Near Threatened: da 843 a 880

Di conserva le specie LC (Least Concern) sono scese, per la precisione da 7.758 a 7.677

La maggior parte degli "uplist" e cioè il peggioramento dello stato di minaccia, è rappresentato dagli uccelli dell'Amazzonia. Attraverso l'identificazione di aree forestali di "crisi" (tratti di foresta ricchi di specie minacciate ma che hanno elevate probabilità di scomparire) e aree di "rifugio" (aree ricche anch'esse di specie minacciate ma che non appaiono in pericolo prossimo di abbattimento), incrociata con lo studio approfondito dell'areale di ogni singola specie, BirdLife International ha evidenziato che le foreste neotropicali degli stati brasiliani di Mato Grosso, Rondonia e Para sono quelle più a rischio e molte delle specie che in essi si riproducono sono in serio pericolo di estinzione. E' così che tre specie di questa regione sono state rimosse dalla categoria di minor pericolo (LC) e posizionate direttamente in quella più critica (CR); e altre 39 specie LC sono state spostate nella categoria VU.

Ma non bisogna andare nelle remote foreste amazzoniche per preoccuparsi dello stato degli uccelli nel mondo. Rimanendo al nostro vecchio continente: quasi tre milioni di Morette codone sono sparite dal Mar Baltico negli ultimi 20 anni (un declino del 65%!). Le cause del declino di questa specie non sono probabilmente legate ad aspetti intrinsechi alla specie stessa, in quanto altre anatre marine sono andate soggette allo stesso declino: l'Orco marino, ad esempio, ha perso il 55% dei suoi effettivi negli ultimi vent'anni. Studi approfonditi hanno dimostrato che le anatre scomparse non si sono semplicemente spostate da qualche altra parte e la riduzione della popolazione è, a parere dello staff scientifico di BirdLIfe International, il risultato dei cambiamenti climatici che hanno avuto luogo negli ultimi anni nelle regioni artiche e subartiche. Risultato di questi drammatici cambiamenti è che entrambe le specie sono schizzate, da "least concern" a categorie protette: la Moretta codona è ora una specie VU e l'Orco marino è addirittura EN.

Un ultimo esempio è quello, già tristemente noto, degli avvoltoi. In Asia rimangono critiche (CR) le condizioni delle popolazioni di tre specie di avvoltoi (Grifone groppabianca, Grifone beccosottile e Grifone indiano), mentre la quarta, il Grifone dell'Himalaya sta un pò meglio ed è ancora LC. Ma brutte notizie arrivano ora anche dall'Africa, dove il Grifone di Rüppell e il Grifone dorsobianco sono stati riclassificati EN, da NT che erano. Le cause di questo peggioramento sono verosimilmente dovute al degrado ambientale e alla netta riduzione del numero di antilopi e altri ungulati che rappresentano al maggior fonte di cibo per gli avvoltoi



Due delle specie di avvoltoi africani, il Grifone di Rüppell Gyps rueppellii e il Grifone dorsobianco Gyps africanus sono stati spostati dalla categoria NT a quella EN, peggiorando la loro posizione di due gradini in una volta sola! (© Justbirds)

Dulcis in fundo, qualche buona notizia. 34 specie sono state riposizionate in categorie meno critiche e precisamente: tre da CR a EN, cinque da EN a VU e due da EN addirittura a NT, 8 da VU a NT e una da VU a LC, quindici da NT a LC. Tra i casi più eclatanti di questi downlisting, BirdLIfe International è particolarmente orgogliosa della battaglia, forse definitivamente vinta, per la salvezza del Monarca di Rarotonga Pomarea dimidiata, uno dei più rari uccelli del mondo. Fino alla metà del XIX° secolo era abbastanza comune nelle foreste umide di Rarotonga, la più grande delle Isole Cook, nel Pacifico Meridionale. Da allora, e si suppone per motivi legati alla colonizzazione umana, con il loro corredo di specie aliene come gatti e ratti, la popolazione è rapidamente calata e nessun individuo fu più visto fino al 1973. Nel 1983 fu localizzata una popolazione di 21 uccelli e ricerche sul campo eseguite quattro anni dopo individuarono 38 animali. Da allora fu svolto un programma intensivo di controllo dei predatori, soprattutto Ratti neri, e nel 2000 la popolazione ammontava a 221 individui, portando la codifica della specie da CR a EN. Oggi la popolazione del Monarca di Rarotonga ha raggiunto i 380 individui! Non bisogna naturalmente abbassare la guardia e continuare a monitorare la popolazione di questa specie, ma gli sforzi effettuati dai conservazionisti sono riusciti ad abbassare ancora il grado di pericolo di estinzione della specie. Oggi il Monarca di Rarotonga è considerato "solo" VU.



Due delle specie il cui stato di minaccia di estinzione secondo la IUCN è migliorato nell'ultimo anno. Il Diamante stellato Neochmia ruficauda (a sinistra), elencato nella IUCN Red List come NT fino all'anno scorso, è oggi considerato LC. Stesso "downlisting" per l'Occhione del bush Burhinus grallarius (© JJ Harrison, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)

(*) aggiornamento 2015. Gli ultimi aggiornamenti disponibili sullo stato delle specie della IUCN Red List sono quelli relativi al 2013-2014. La sinossi degli aggiornamenti 2014-2015, peraltro presente sul sito della IUCN, non comprende la classe Aves


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