W.E.G.O. in Sardegna
carasau & marragau, cannonau & cuccumiau
aprile e ottobre 2017 (mercoledì - domenica)

L'Oristanese
La Sardegna, grazie alla sua posizione geografica al centro del Mediterraneo, si colloca lungo le linee di migrazione di molti uccelli provenienti dal continente europeo e dalla Siberia diretti in Africa.

L’area centro-occidentale dell’isola, l’oristanese, si presenta come un immenso semi-anfiteatro naturale, delimitato a ovest dal mare e contornato da una serie di rilievi caratterizzati dai più diversificati ambienti naturali. Il groviglio di fiumi, torrenti e ruscelli che scivolano nella piana della Penisola del Sinis formano un mosaico di paludi, lagune, stagni e acquitrini a cui si aggiungono estuari e un ambiente costiero di sabbie, rocce e piccole isole.

In questo contesto, fra uccelli stanziali e migratori, è possibile osservare una miriade di specie ornitiche, alcune delle quali rare e localizzate.

Nell’oristanese sono presenti decine di aree S.I.C. (Siti di Importanza Comunitaria) e diverse Z.P.S. (Zone di Protezione Speciale); inoltre, molte delle zone umide sono protette dalla Convenzione di Ramsar.

Delle numerose specie di uccelli presenti alcune sono comprese sia nell’appendice I della Direttiva CEE sia nell’allegato II della Convenzione di Berna, altre sono endemismi sardo-corsi e/o specie minacciate a livello mondiale.

W.E.G.O a Oristano
Il programma proposto consente l’osservazione degli uccelli nelle diverse aree habitat del contesto descritto, così dalle solari zone umide dell’oristanese, si spazia in ambienti solitari e aspri dove, ad esempio, si può osservare la Gallina prataiola o il raro Avvoltoio grifone. Nell’arco di ciascuna giornata sono previsti spostamenti a medio raggio in minibus e brevi spostamenti a piedi, per raggiungere i diversi punti di osservazione. I punti di osservazione sono stati idenfificati e studiati appositamente per addentrarsi nelle aree habitat senza disturbare l’avifauna.

Il programma è impostato “a stella”; cioè soggiorno in unica struttura ricettiva (agriturismo), da dove giornalmente ci sposteremo in minibus verso le aree del programma. L'agriturismo non sarà solo la nostra base di partenza e arrivo giornaliera, ma anche il teatro dellee attività enogastronomiche del WEGO sardo.

La guida
La nostra guida sarà Raimondo Cossa. Mondo, come è chiamato dagli amici, è dotato di patente GAE (Guida Ambientale Escursionistica) ed è iscritto al registro regionale delle Guide. E' un profondo conoscitore di ogni anfratto della sua terra, di cui conosce ogni aspetto naturale, dalla fauna alla flora, dalla geologia alla paleontologia. Appassionato birdwatcher, Mondo conosce anche le altre realtà zoologiche della sua terra, mammiferi o rettili, pesci e invertebrati. Annualmente svolge attività di monitoraggi faunistici per il censimento dell’avifauna e Cormorani svernanti nelle zone umide dell’oristanese.

Programma (*)
1° giorno) Fiumi e laghi dell’interno. Colazione e partenza. Lungo la rete idrografica del fiume Tirso e nelle immediate campagne, fino alle sponde del lago Omodeo, dove d’inverno e nei periodi di passo sono presenti migliaia di uccelli delle pi diverse specie. Numerose soste per le osservazioni. Pranzo al sacco lungo il percorso. Rientro all’agriturismo per la cena e pernottamento.

2° giorno) Paludi e acquitrini del Sud-oristanese.
Colazione e partenza per le zone umide di Marceddì e S’Ena Arrubia, di riconosciuta importanza internazionale per la nidificazione, svernamento e sosta di uccelli acquatici e marini, anche particolarmente rari. Soste e osservazioni nello stagno di Santa Giusta e nella foce del fiume Tirso. Pranzo al sacco lungo il percorso. Rientro all’agriturismo per la cena e pernottamento.

3° giorno) La foresta e gli altipiani dell'interno. Colazione e partenza per i boschi di leccio del Montiferru e nei territori circostanti, habitat ideali di riproduzione per diverse specie avifaunistiche. Nell’altopiano di Campeda, di natura basaltica, caratterizzato da piccole paludi stagionali che ospitano diversi uccelli migratori. Pranzo al sacco lungo il percorso. Rientro all’agriturismo per la cena e pernottamento.

4° giorno) Macchia mediterranea, rupi e falesie costiere. Colazione e partenza per l'area costiera Bosa-Alghero ospitante l’unica colonia di nidificazione dell’Avvoltoio grifone presente in Italia, nonché di diverse specie di rapaci. Visiteremo anche il promontorio di Capo Mannu e le falesie di Su Tingiosu. Pranzo al sacco lungo il percorso. Rientro all’agriturismo per la cena e pernottamento.

5° giorno) Zone umide costiere. Colazione e partenza per uno degli ambienti naturali piu suggestivi ed interessanti della Sardegna per la presenza di stagni e lagune (Mistras, Mare Pauli, Paule Sale Is Benas e Sa Salina Manna) di riconosciuta importanza internazionale per l’avifauna acquatica. Pranzo al sacco lungo il percorso. Rientro all’agriturismo per la cena e pernottamento.

(*) il programma può subire modifiche a causa di situazioni logistiche o condizioni metereologiche avverse. Sono comunque previste alternative.

Alcune delle specie osservabili
Fiumi e laghi dell’interno: Svasso piccolo, Airone guardabuoi, Airone bianco maggiore, Moretta, Canapiglia, Pernice sarda, Folaga, Gambecchio, Occhione, Fraticello, Beccaccino, Allodola, Tottavilla, Saltimpalo, Passera sarda, Strillozzo, Verdone ecc.
Paludi e acquitrini del Sud-oristanese: Tuffetto, Alzavola, Gobbo rugginoso, Albanella minore, Falco pescatore, Falco di palude, Cicogna bianca, Cicogna nera, Spatola, Tarabuso, Garzetta, Airone guardabuoi, Airone cenerino, Totano moro, Gallinella d’acqua, Corriere grosso, Piovanello, Pantana, Zafferano, Gufo di palude, Gruccione, Martin pescatore, ecc...
La foresta e gli altopiani interni: Sparviere, Astore, Falco pellegrino, Gheppio, Gallina prataiola, Pernice sarda, Occhione, Beccaccia, Picchio rosso maggiore, Ghiandaia, Venturone, Merlo acquaiolo, Tordo sassello, Venturone corso, Scricciolo, ecc...
Macchia mediterranea, rupi e falesie costiere. Avvoltoio grifone, Berta minore, Berta maggiore, Marangone dal ciuffo, Uccello delle tempeste, Poiana, Nibbio reale, Grillaio, Lodolaio, Quaglia, Gabbiano corso, Sterna comune, Pernice di mare, Corriere grosso, Pivieressa, Fratino, Corvo imperiale, Occhiocotto, Magnanina, Fiorrancino, Cincia mora, Upupa, Sparviero, Allodola, ecc...
Zone umide costiere: Svasso maggiore, Fenicottero maggiore, Cormorano, Sgarza ciuffetto, Mignattaio, Airone rosso, Fistione turco, Volpoca, Mestolone, Alzavola, Moriglione, Codone, Canapiglia, Oca selvatica, Fischione, Sterna zampenere, Pollo sultano, Porciglione, Gru, Totano moro, Pavoncella, Cavaliere d’Italia, Avocetta, Pettegola, Pittima reale, Chiurlo, Piovanello, ecc...

I biotopi
Per comodità la descrizione generale dei luoghi compresi nel programma è articolata per “varietà di ambienti naturali”. Infatti, in ognuno di questi ambienti, secondo le condizioni climatiche e del substrato pedologico, si sono sviluppate diverse associazioni vegetali popolate da specie animali diverse, in relazione alle loro necessità alimentari e riproduttive.

La Macchia mediterranea si presenta col duplice aspetto di macchia bassa (1 mt. circa) e macchia alta (fino a 5 mt) ed è presente dalla fascia costiera fino alle zone interne. In condizioni normali si manifesta con una fitta copertura caratterizzata dall’impenetrabilità, ma, a seconda dell’impatto umano (taglio, incendi, pascolamento), assume anche aspetti di rarefazione per degradare verso caratteristiche steppiche. Significativa la macchia a nord di Bosa e i boschi di Santulussurgiu che degradano verso l’altopiano di Abbasanta.

Il fiume Tirso (il maggiore dell’isola) con la sua rete di fiumi e ruscelli affluenti e il bacino artificiale del lago Omodeo, costituisce forse l’ecosistema fluvio-lacustre più interessante dell’isola, in considerazione anche della presenza di testimonianze storico-archeologiche e della foresta pietrificata di Soddì.

Gli altopiani centrali (altopiano di Campeda) si presentano prevalentemente pianeggianti, attraversati da piccoli corsi d’acqua a carattere temporaneo e alimentati dalle precipitazioni. Gli avvallamenti nel terreno sono colmati dalle acque meteoriche che formano dei piccoli bacini di ristagno con paludi stagionali. Complessivamente sono caratterizzati da un paesaggio dall’aspetto steppico.

Nelle falesie costiere e rupi rocciose, ambienti, spesso a strapiombo sul mare, si riscontra una fauna caratteristica che si adatta alle sfavorevoli condizioni di vita presenti, in particolare alla forza ed alla salinità dei venti e all’intensa insolazione. Sulla costiera Bosa-Alghero, di indubbio valore panoramico, le rupi rocciose dell’immediato entroterra, coperta da una variegata vegetazione rupicola, consentono la vita a molte specie di uccelli.

L’Oristanese, insieme al delta del fiume Po, rappresenta l’area di maggiore interesse a livello nazionale per la presenza di zone umide costiere. Un complesso mosaico di stagni, lagune, paludi, ruscelli e acquitrini, costituiscono una grande importanza per l’avifauna acquatica, sia per le specie nidificanti sia per quelle che in questi ambienti sostano durante le migrazioni o svernano. Spettacolari concentrazioni di ardeidi e stormi di centinaia di fenicotteri maggiori che si alzano in volo, animano e colorano il solare paesaggio oristanese.

Le cose buone
La cucina sarda è l'espressione dell'arte culinaria sviluppata in Sardegna ed è caratterizzata dalla sua varietà, nonché dall'essersi arricchita nella storia attraverso apporti e contaminazioni da contatti e scambi fra diverse culture mediterranee. Varia e diversificata, spazia dalle carni arrostite, al pane, i formaggi, i vini, a piatti di mare e di terra, sia di derivazione contadina che pastorale, di cacciagione, di pesca e di raccolta di erbe spontanee. Viene considerata parte della dieta mediterranea, modello nutrizionale proclamato nel 2010 dall'Unesco tra i patrimoni orali e immateriali dell'umanità. All'Agriturismo la Mimosa, dove pernotteremo lungo tutto il soggiorno, degusteremo la grande varietà di prodotti sardi, dai malloreddus ai macarrones, i sapidi formaggi e salumi locali, il porcheddu arrosto, il tutto accompagnato dal celebre carasau e annaffiato dai vigorosi vini rossi locali. La vacanza prevede, oltre alle interessanti escursioni naturalistiche, una serie di eventi enogastronomici: una cena tipica sarda, un pranzo rustico a base di prodotti locali (formaggi, insaccati, olive, carasau, verdure, frutta, dolci sardi, vino, ecc.), una degustazione guidata di olio extravergine d’oliva (azienda Cosseddu - Ercole Olivario), una degustazione guidata di vini a cura di un assaggiatore ONAV, una visita con degustazione al salumificio Monte Arci, una visita con degustazione ad un caseificio, una visita con degustazione ad una cantina.


In conclusione, come si può intuire, una vacanza ricchissima, nella quale, grazie all'esperienza e bravura di Mondo, impareremo tante cose sulla splendida natura della Sardegna, nella quale ci si potrà beare la vista con gli splendidi paesaggi sardi, nella quale ci riempiremo il cuore di dolci suggestioni e di dolci (e salate) suggestioni ci riempiremo la pancia.



Galleria di Sardegna



In Italia la Gallina prataiola è nidificante ormai solo in Sardegna. Sarà una delle specie target della vacanza (© Roberto Savioli)




I fenicotteri rappresentano l'icona ornitologica della Sardegna. Ne vedremo grandi stormi, in volo e posati, a dipingere di rosa le acque e i cieli dell'Oristanese (© Fotolia)




L'area costiera Bosa-Alghero ospita l’unica colonia di nidificazione dell’Avvoltoio grifone presente in Italia (© Dick Forsman)




Il Gabbiano corso è endemico del Mediterraneo e delle coste atlantiche del Nordafrica (© Dick Forsman)




La Pernice sarda è originaria del Nordafrica e in Sardegna è stata introdotta (© Dick Forsman)




La macchia mediterraneas pullula di uccelletti, soprattutto di canterine silvie. Questa è una Magnanina comune (© J. Dietrich, CC BY-SA 3.0)




Il Gruccione è uno degli uccelli più belli dell'avifauna sarda (© Dick Forsman)




L'elegantissimo Airone rosso è una delle diverse specie di Ardeidi che vedremo (© Dick Forsman)

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