Australia Occidentale & Kimberley
l'Australia più selvaggia
4 - 23 settembre 2016

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Itinerario in breve

1° giorno) volo Milano - Singapore via Londra
2° giorno) volo Singapore - Perth. Arrivo a Perth in nottata
3° giorno) Herdsman Lake. Trasferimento a Busselton
4° giorno) Cape Leewin. Trasferimento a Manijump
5° giorno) traferimento ad Albany
6° e 7° giorno) Two People's Bay Reserve
8° giorno) trasferimento a Katanning. Stirling Range National Park
9° giorno) trasferimento a Narrogin
10° giorno) Dryandra State Forest
11° giorno) trasferimento a Perth e volo a Broome
12° giorno) Broome Bird Observatory
13° giorno) volo a Kunukurra
14° e 15° giorno) Mitchell Plateau
16° giorno) Emma Gorge
17° giorno) Wyndham. Trasferimento a Kunukurra
18° giorno) lago Argyle e Hidden Valley National Park
19° giorno) trasferimento a Kunukurra e volo a Perth. Coincidenza per Londra
20° giorno) arrivo a Londra e coincidenza per Milano. Arrivo a Milano

Mappa interattiva




Scheda tecnica

Sistemazioni alberghiere: di buon livello in tutte le tappe del tour. Nel Kimberley l'organizzazione locale provvederà al montaggio del campeggio, che avrà toilette chimiche in comune

Difficoltà: nessuna, tranne la necessità di adattamento alle notti passate in campeggio

Bibliografia: A Field Guide to the Birds of Australia, di Pizzey & Knight, Harper Collins
Field Guide to the Birds of Australia, di Simpson & Day, Christopher Helm
In considerazione della ricchezza dell’Australia in pappagalli segnaliamo la relativa monografia:
Parrots of the World. A Field Guide, di Joseph Michael Forshaw, Christopher Helm

Costo del tour: Euro 6.950

Numero massimo di partecipanti: quattordici


Qui sotto, le strane colline calcaree del Bungle Bungle Range nel Purnululu National Park, una delle riserve naturali del selvaggio Kimberley (© Bäras, Creative Commons  Attribution-Share Alike 3.0 Unported)


 

Il Diamante di Gould è il più bell'Estrildide d'Australia e forse del mondo. Non dovremmo avere difficoltà a vederlo, insieme ad altre bellissime specie di fringuelli nel Kimberley (© Susan Flashman, Fotolia 2012)


Intro

Australia! Il continente più piccolo è al contempo un’immensa isola, un’oasi di vita al confine tra Oceano Pacifico e Indiano. Staccatasi dal resto delle masse continentali più di 60 milioni di anni, l’Australia ha sviluppato all’interno dei suoi confini una flora e una fauna unica. Famiglie di animali e piante che si sono estinte, o che sono quasi assenti in altre parti del mondo, qui sono rappresentate da decine di specie. Tutti conoscono i canguri, il koala, l’ornitorinco e l’echidna, ma ci sono altri mammiferi meno noti, di straordinario interesse, come il vombato, il quoll, gli opossum e i petauri; molte delle specie di mammiferi sono di abitudini notturne e non sarà facile osservarle, ma non avremo difficoltà ad incontrare le più comuni e diffuse, come il Canguro grigio occidentale. Abbiamo cominciato dai mammiferi, ma lo scopo principale del viaggio è il birdwatching e quello che può offrire questo tour è difficilmente descrivibile. L’Australia ospita cinque famiglie endemiche, con altre otto famiglie presenti solo, oltre che in Australia, in Nuova Guinea. Una breve descrizione di esse, così che nell’itinerario dettagliato si sappia di cosa stiamo parlando: la famiglia monospecifica a cui appartiene il gigantesco Emù, gli altrettanto cospicui casuari (che non vedremo in questo tour, essendo l’unica specie della famiglia confinata nel nord-est dell’Australia), il Pedionomo errante (il cosiddetto Vagabondo delle pianure, che costituisce anch’esso una famiglia monospecifica, e che sarà uno dei punti forti del tour), i rampichini australiani (Climacteridae, peraltro abbastanza simili ai nostri rampichini), gli spettacolari uccelli lira, le due specie di uccelli del bush (due sole specie di Atrichornithidae, parenti stretti degli uccelli lira), gli uccelli giardinieri, gli scriccioli fatati (autentiche tavolozze di colori volanti), i corriceppi (famiglia Orthonychidae), l’Uccello apostolo e il Gracchio alibianche (le uniche due specie della famiglia dei Corcoracidae), gli uccelli macellai (dalle abitudini simili alle nostre averle, anche se non impalano la preda ma la incastrano tra i rami degli alberi o, a volte, tra le maglie dei reticolati). Ci sono poi altri due raggruppamenti di piccoli uccelletti in cui solo pochissime specie vivono al di fuori dell’Australia e Nuova Guinea: il primo è quello degli “Australo-Papuan warblers”, non traducibile con un nome generico in italiano) che include pardaloti, beccoricci, acantize, scriccioli di macchia, gerigoni, facciabianca, pettirossi australasiatici (o meglio, petroiche). Il secondo consta di due famiglie, Psophodidae e Cinclosomatidae, che includono stranezze quali tordi-quaglia, becchi a cuneo e garruli-splendidi. In conclusione, un’avventura straordinaria tra specie “aliene” ma di estrema suggestione. Aggiungiamo che questi uccelli saranno visti in alcuni dei paesaggi più suggestivi del mondo: scogliere a picco sul mare, spiagge bianchissime, foreste pluviali, laghi, paludi e torbiere. E poi gli ambienti aridi tipici australiani, con le diverse e varie comunità vegetali a base, soprattutto, di Eucalyptus e vegetazione erbacea: il mallee, lo spinifex, la mulga. L’itinerario del tour in Australia occidentale ha due epicentri, la regione sud-occidentale (Perth e Albany) e quella nord-occidentale (Broome e il Kimberley). Entrambe le aree sono EBA, e cioè Endemic Bird Areas, poiché le caratteristiche ambientali e la localizzazione geografica hanno portato all’evoluzione di numerose specie endemiche. E’ la ricerca degli endemismi l’aspetto più emozionante del viaggio, di questo come di ogni altro Ornitour, e ci impegneremo al massimo, aiutati dalla nostra espertissima guida locale a vedere quante più specie endemiche (citeremo tali specie e ne approfondiremo la spiegazione nell’itinerario dettagliato). La prima parte del viaggio, che prenderà le mosse da Perth, la capitale dell'Australia Occidentale, prevede l'esplorazione di molte riserve e parchi naturali del sud-ovest del continente, a partire dal Lago Herdsman, uno straordinario bacino d'acqua, ricchissimo di uccelli, che si trova quasi al centro di Perth! Visiteremo poi Cape Leewin, Cape Naturaliste, Two People’s Bay Nature Reserve, Stirling Range National Park e Dryandra State Forest. Gli endemismi di questa regione sono: Cacatua nero codabianca, Corella occidentale, Uccello del bush chiassoso e Uccello frustino occidentale (le due megararità), il meraviglioso Scricciolo fatato alirosse, il Beccoriccio occidentale, la Petroica pettobianco e il Diamante guancerosse. L’EBA del nord-ovest australiano include anche la parte centrale del continente e, pur essendo le specie endemiche di quest’area in numero di tredici, solo due di queste sono confinate al Kimberley, il Piccione di roccia alibianche e lo Scricciolo d’erba nero. Del nord-ovest dell’Australia visiteremo Broome e il suo Broome Bird Observatory, una delle cinque aree mondiali più importanti per la migrazione e lo svernamento dei limicoli, che possono raggiungere il numero di un milione! Nel Kimberley visiteremo il leggendario Mitchell Plateau, l’Hidden Valley National Park e il lago Argyle, dove effettueremo un'escursione in battello. Ornitour offre una copertura completa dell’Australia, una destinazione impossibile a coprire in un singolo viaggio; gli altri due viaggi nel continente australiano sono: Australia Orientale & Ayers Rock e Australia Meridionale e Tasmania.


  Tutti gli Ornitour in Australia
Australia Meridionale & Tasmania Australia Orientale & Ayers Rock Australia Occidentale & Kimberley


Itinerario dettagliato    
1° giorno) volo Milano – Londra, con partenza in serata; coincidenza con il volo per Singapore.

2° e 3° giorno) arrivo a Singapore e coincidenza per Perth, dove arriveremo in nottata. Pernottamento in un hotel della capitale dell’Australia Occidentale, il più vasto stato del continente australiano. Perth conta 1.600.000 abitanti, a fronte della popolazione dell’intero stato di poco più di due milioni, e questo lascia immaginare in quale territorio, selvaggio e inesplorato, ci apprestiamo a fare birdwatching. La città si estende lungo i fiumi Swan e Canning, tra l'Oceano Indiano a ovest e le Darling Ranges, una scarpata montana ricoperta da rada vegetazione, che corre in direzione nord-sud. Il birdwatching nei dintorni di Perth (ma anche all’interno stesso della città) ci permetterà di vedere, in un sol giorno, più di cento specie, tra cui una fantastica selezione di uccelli acquatici che preluderà alla “festa del limicolo” che celebreremo a Broome, nella seconda parte del viaggio. Visiteremo Herdsman Lake, dove potremo vedere, tra molte altre specie: Svasso canuto, Tuffetto australasiatico, Aninga australiana, Nitticora rossiccia, Airone occhibianchi, Ibis bianco australiano, Gobbo beccazzurro, l’impressionante Gobbo muschiato, Mestolone australiano, Cigno nero, Casarca australiana, Anatra guancerosa, Moretta occhibianchi, Gallinella codanera, Gallinella fosca, Schiribilla australiana, Schiribilla grigiata, Schiribilla uniforme, Rallo bandecamoscio, i bellissimi Cavaliere fasciato  e Avocetta collorosso, Corriere capirosso, Corriere zamperosse. Sul lago volano spesso rapaci, come il Nibbio australiano, l’Albanella australasiatica e il Lodolaio australiano. Faremo una capatina sulla costa, dove vedremo la Sula australasiatica, i Cormorani bianconero minore e nero, il Pellicano australiano, il Gabbiano argentato, la Sterna maggiore, la Sterna crestata, lo Stercorario bruno. Nel pomeriggio ci dirigeremo verso sud, raggiungendo Cape Naturaliste dove ci godremo la vista di una colonia di Fetonti codarossa che si assiepano su una piccola roccia (Sugarloaf Rock) a 50 metri dalla costa; intorno alla roccia, o più in là nell’oceano (ma comunque a portata di cannocchiali), potremmo vedere qualche uccello marino; in quest’area sono stati osservati l’Albatros urlatore, l’Albatros sopraccigli neri, l’Albatros cauto, il Petrello del Capo, la Berta cuneata, l’Uccello delle tempeste di Wilson. Pernotteremo a Busselton.
 

Già durante il primo giorno, addirittura entro i confini della città di Perth, potremo vedere uccelli fantastici. L'escursione all'Herdsman Lake sarà un trionfo di limicoli e altri uccelli acquatici, come questa meravigliosa Avocetta collorosso (© JJ Harrison, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)...



...questa Moretta occhibianchi (© JJ Harrison, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)...




...questo Rallo bandecamoscio (© JJ Harrison, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)...




...e questo Gabbiano argentato (© JJ Harrison, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)
4° giorno) dopo un pò di birdwatching pre-colazione e una succulenta colazione, inizieremo la nostra discesa verso sud, per raggiungere Manjimup, dove pernotteremo. Ci fermeremo a Cape Leewin, uno dei posti migliori per vedere il raro e localizzato Pappagallo di roccia e il bellissimo Corriere monaco. Cape Leewin è anche un ottimo bastione da dove fare seawatching; tra le specie che potremmo vedere sull’oceano antistante il capo ricordiamo: Albatros sopraccigli neri, Albatros cauto, Albatros beccogiallo indiano (ancora solo sottospecie per Clements), Berta grigia, Sula australasiatica, Sterna crestata. Durante il percorso avremo occasione di fermarci in alcune aree i cui habitat, paludi salmastre costiere e boschi di karri (una specie di eucalipto endemico delle regioni sud-occidentali dell’Australia), ospitano specie di uccelli molto interessanti, come il Cacatua nero codabianca (endemico di quest’area), il Pappagallo del reggente, il Piccione crestato, l’Alabronzo comune e l’Alabronzo di macchia (due graziose tortore), la Petroica pettobianco (endemico regionale), il grazioso Mellifago frontebianca.



Una delle gioie del birdwatching in Australia è rappresentata dall'incontro con i pappagalli. Molte delle specie sono endemiche e brillantemente colorate. In Australia vivono circa cinquanta specie e con un pizzico di fortuna potremo vederne una ventina, tra cui questo Pappagallo di roccia, forse non molto bello, ma raro e localizzato alle aree costiere dell'Australia occidentale (© Cas Liber, Pubblico Dominio)




I Meliphagidae sono una famiglia di passeriformi diffusa dalle Molucche alla Nuova Guinea. L'Australia fa la parte del leone con un centinaio di specie, suddivise in gruppi più o meno omogenei dai nomi bizzarri quali bargigliuti, uccelli frate, becchidritti e mizomele. Uno dei più graziosi melifagidi è questo Mellifago frontebianca (© JJ Harrison, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)
5° giorno) ancora verso sud; la destinazione di oggi è Albany, dove pernotteremo tre notti. Lungo il percorso ci fermeremo a cercare, nell’habitat adatto, la Corella occidentale, un’altra specie di pappagallo endemico del sud-ovest australiano. Ci concentreremo anche nella ricerca dello Scricciolo fatato alirosse che, oltre ad essere una magnifica bestiola, ha anche il "pregio" di essere rarissima e localizzatissima a questa piccola area. Vedremo anche altri pappagalli, più comuni, come la Rosella occidentale, il Pappagallo elegante e il Lorichetto capoviola, così come altre specie, quali il Succiamiele rimaviola, il Succiamiele nucabianca, il Diamante guancerosse (localizzato endemismo regionale).

6° e 7° giorno) dedicheremo questi due giorni all’esplorazione della Two People’s Bay Nature Reserve, dove impegneremo tutte le nostre energie di birdwatcher alla ricerca di due uccelli quasi impossibili a vedersi (gli inglesi chiamano queste bestie “mega-skulkers”, che si potrebbe tradurre con "grandiosi nasconditori"). Si tratta dell’Uccello del bush chiassoso (nomen omen, non è assolutamente difficile sentire il potente, ma flautato, canto dell’animale, vederlo è un altro paio di maniche) e del Beccoriccio rossiccio. Entrambi vivono nelle dense brughiere costiere e si muovono volando in mezzo ai fitti cespugli, quasi invisibili. L’Uccello del bush chiassoso era considerato estinto fino al 1961, quando fu riscoperto nella riserva; da allora è stato oggetto di studi, progetti di conservazione e reintroduzioni in aree vicine. Oggi, pur essendo ancora considerata specie vulnerabile, la popolazione è in aumento (da 588 a 765). Un po’ meglio sta il Beccoriccio rossiccio, con una popolazione di 1200 individui. Vedremo naturalmente altre decine di specie, tra cui: Pellicano australiano, Cormorano bianconero minore, Airone del Pacifico, Airone bianco maggiore, Ibis bianco australiano, Ibis paglierino, Spatola beccogiallo, Albanella australasiatica, Beccaccia di mare bianconera, Beccaccia di mare fuligginosa, Gabbiano del Pacifico, Sterna maggiore, Pappagallo capirosso, Uccello frustino occidentale, Bargigliuto occidentale, Pardaloto macchiato, Corvo imperiale australiano, Currawong grigio (i currawong sono grossi uccelli simili a corvi, ma dai corvi molto distanti dal punto di vista filogenetico).



Anche la Corella occidentale non è un pappagallo multicolore, ma l'occhione celeste e la faccia rosata la rendono assai carina; è inoltre una specie molto interessante perchè è un endemismo dell'Australia occidentale (© D. Gordon E. RobertsonCreative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)




L'Australia è la patria di numerose famiglie endemiche, tra cui quella dei Maluridae, i cosiddetti "scriccioli fatati", nella cui definizione, fatati, è insita venustà e leggerezza. Quello illustrato nella foto è lo Scricciolo fatato alirosse, confinato all'estremo sud-ovest dell'Australia (© Cas Liber, Pubblico Dominio)
8° giorno) inizieremo oggi il nostro ritorno verso Perth, fermandoci a pernottare a Katanning. Visiteremo lo Stirling Range National Park, una catena di montagne e colline che si estende da ovest ad est per circa 60 chilometri. Oltre all’interesse che il parco ha per l’avifauna (è la casa di un altro “mega skulker”, l’Uccello frustino occidentale), esso è un incredibile giardino fiorito: in primavera 1.500 specie di fiori (molti di essi endemici del parco) colorano i fianchi delle colline e le brughiere che circondano le alture. Tra le specie più interessanti del parco ricordiamo il piccolissimo Beccospino occidentale e il Rampichino rossiccio (endemici regionali) e il grandissimo Cacatua nero beccosottile, anch’esso endemico. Molte altre specie sono invece più diffuse; tra di esse: Aquila minuta, Pavoncella fasciata, Cuculo bronzeo di Horsfield, Kukaburra sghignazzante, Scricciolo fatato splendido, Scricciolo emù meridionale (gli scriccioli fatati, scriccioli emù e scriccioli d’erba, tutti appartenenti alla famiglia dei Maluridae, sono graziosissimi uccelletti endemici di Australia e Nuova Guinea), Scricciolo di macchia dai sopraccigli, Gerigone occidentale, Beccospino groppagialla, Succiamiele di New Holland, Spinorinco occidentale, Succiamiele capofulvo, Rondine benvenuta, Rondine arboricola australiana, Pispola australasiatica, Uccello macellaio grigio, Occhio d’argento. Effettueremo un’escursione notturna per vedere il curioso Egotele australiano, un uccello a metà strada tra un succiacapre e un gufo, il Bubuk meridionale e il Succiacapre macchiato.

9° giorno) raggiungeremo oggi Narrogin, dove pernotteremo due notti. Effettueremo numerose fermate lungo il percorso per recuperare le eventuali specie perse fino ad oggi, ma arriveremo in tempo per fare un po’ di birdwatching nelle aree intorno alla cittadina e riposarsi prima dell’escursione di domani alla spettacolare Dryanda State Forest. Sul percorso ci fermeremo anche ad un lago vicino alla cittadina di Wagin, dove potremo aumentare la lista degli uccelli acquatici fin qui incontrati, con, ad esempio: Casarca australiana, Alzavola grigia, Alzavola castana, Germano nero del Pacifico, Anatra crinita, Pollo sultano comune (ma probabilmente Pollo sultano australiano, tra poco), Gabbiano argentato.



Le otto specie di "uccelli macellai" appartengono alla famiglia dei Cracticidae, endemica di Australia e Nuova Guinea. Devono il loro nome alle dalle abitudini alimentari, simili a quelle delle nostre averle, anche se non impalano la preda ma la incastrano tra i rami degli alberi o, a volte, tra le maglie dei reticolati. Quella illustrata nella foto è una coppia di Uccelli macellai grigi, endemica delle regioni meridionali dell'Australia (© Tatiana GerusCreative Commons Attribution 2.0 Generic)




I rappresentanti più belli della famiglia Meliphagidae sono i succiamiele propriamente detti, come questo Succiamiele di New Holland (© JJ Harrison, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)...




...e questo Spinorinco occidentale, molto localizzato nel sud-ovest dell'Australia (© Keith Lightbody Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)
10° giorno) la Dryandra State Forest prende il nome dalla specie vegetale più diffusa nel parco, la Dryandra: oggi incluse nel genere Banksia, le 94 specie di arbusti e piccoli alberi appartenenti a questo genere sono endemiche del sud-ovest dell’Australia; insieme agli eucalipti wandoo, la Dryandra forma magnifici boschi, ricchi di fauna e non solo di uccelli. Questo habitat infatti è quello preferito da numerose specie di marsupiali, che per una volta tanto citiamo per primi. L’ospite più famoso del parco è il grazioso Numbat (in italiano pare che venga chiamato Mirmecobio, ma mi sembra molto più grazioso il suo nome inglese), una specie di formichiere, ma appartenente ai marsupiali, ma sarà possibile vedere anche il Bandicoot fasciato occidentale, il Woyle (una specie di ratto-canguro, chiamato anche Bettongia), l’Opossum codafasciata comune, il Fascogale codarossa, il Wallaby tammar, il Wallaby di boscaglia occidentale, il Canguro grigio occidentale. Alcune di queste specie sono notturne ed è per questo che effettueremo un’escursione notturna alla loro ricerca. Saremo accompagnati dal personale del parco, che, proiettando una speciale luce rossa, inoffensiva per i marsupiali notturni, ci mostreranno questi timidi e graziosi animali. Il birdwatching non sarà, ovviamente, meno interessante. Le specie più interessanti sono lo Scricciolo fatato pettoblu, la Petroica gialla occidentale, la Cinciaverla crestata (la piccola popolazione del sud-ovest australiano, caratterizzata dalla pancia bianca – le altre popolazioni dell’est hanno la pancia gialla – è candidata allo splitting e sarà la Cinciaverla occidentale). Tra le molte altre specie del parco, avremo buone chances di vedere la Quaglia tridattila pittata, il Cuculo codaventaglio, il Pardaloto striato, il Beccuccio, il Beccospino interno, il Bargigliuto rosso, il Succiamiele bruno, il Succiamiele testabruna, la Petroica scarlatta, la Petroica capirossa, il Tordo averla grigio, lo Zufolatore dorato, lo Zufolatore rossiccio, il Codaventaglio grigio, la Rondine boschereccia fosca. Tra i rapaci vedremo certamente la possente Aquila cuneata, il Falco bruno, e, con fortuna, il Nibbio codaquadra.



L'Australia è il paradiso dei marsupiali, ma, pur ospitandone più di cento specie, non sarà facile vederne molte, in considerazione del fatto che sono quasi tutte di abitudini notturne, ma potremo divertirci con canguri e wallaby, come questo Wallaby tammar, che, pur essendo stato pressochè sterminato dall'uomo, è ancora relativamente comune nelle ristrette aree del suo areale residuo (© Koosg, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)




Sembrerebbe vagamente il nostro nostro pettirosso, ma dal pettirosso la bestiola in questione, una Petroica scarlatta, è evolutivamente molto lontana. La famiglia Petroicidae, infatti, è endemica di Australia e Nuova Guinea ed è vicina nientepopodimenoche agli Uccelli del paradiso (© JJ Harrison, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)

11° e 12° giorno) raggiungeremo oggi Perth, in tempo per imbarcarci sul volo per Broome, nel nord-ovest dell’Australia. Broome è una cittadina di poco più di 10.000 abitanti situata nella parte settentrionale della baia di Roebuck. Non particolarmente famosa per alcunchè di storico o artistico, Broome è invece una delle cinque aree più importanti al mondo per la migrazione e lo svernamento dei limicoli. Nei momenti di picco della migrazione possono essere presenti quasi un milione di trampolieri! Pernotteremo due notti in un motel della cittadina e cominceremo ad esplorare gli ambienti intorno alla città, soprattutto il Broome Bird Observatory. L’osservatorio è stato fondato da Birds Australia nel 1988 allo scopo di studiare lamigrazione dei limicoli e di proteggere quegli uccelli, attraverso progetti di conservazione del territorio e di educazione ambientale. Il birdwatching che si può fare a Broome è eccezionale, sia per lo spettacolo degli acrobatici voli di fittissimi stormi di limicoli, che per la presenza di decine di specie diverse, che metteranno alla prova la nostra capacità identificativa. Ecco l’elenco, necessariamente incompleto perché a Broome possono capitare specie rare, dei limicoli paleartici che potremo vedere: Piovanello siberiano, Piovanello maggiore, Piovanello comune, Piovanello tridattilo, Pivieressa, Piviere dorato asiatico, Corriere mongolo, Corriere di Leschenault, Corriere capirosso, Voltapietre comune, Chiurlo orientale, Chiurlo minuto, Chiurlo piccolo, Pittima reale, Pittima minore, Todano codagrigia, Pantana eurasiatica, Gambecchio collorosso, Gambecchio frullino, Piro piro piccolo, Piro piro del Terek, Piro piro pettorossiccio asiatico, Piro piro siberiano. Nelle zone umide più interne potremo vedere la Spatola reale, l’Airone striato, la Nitticora rossiccia, la Dendrocigna falcata, la Pavoncella mascherata, la Pernice di mare australasiatica e molte altre specie. La costa è frequentata da molti altri uccelli acquatici e non sarà difficile incontrare la Sula fosca, il Pellicano australiano, l’Airone facciabianca, la Garzetta del reef orientale, la Garzetta comune, l’Airone intermedio, l’Aquila di mare panciabianca, il Falco pescatore, la Sterna zampenere, la Sterna comune, la Sterna zampenere, la Sterna di Rüppell, il Fraticello. Vedremo anche altre specie di rapaci diurni come il Nibbio bramino, il Nibbio bruno, l’Astore bruno, lo Sparviere dal collare, la bellissima Albanella macchiata, il Lodolaio australiano. Oltre che per i limicoli, la regione di Broome è importante per i birdwatcher perché ospita uno dei cinque endemismi australiani del nord-ovest, e cioè la Gerigone fosca, un uccellino, a dire il vero dal piumaggio insignificante, ma molto raro e per questo meritevole del nostro sforzo per localizzarlo. La gerigone in questione (sono venti le specie mondiali di gerigoni, tutte localizzate in Australia e Nuova Guinea, tranne un’unica specie che è riuscita a varcare la linea di Wallace, colonizzando il sud-est asiatico) frequenta le mangrovie della regione, dove potremo vedere, oltre ad essa, anche specie interessanti come il Succiamiele testarossa, lo Zufolatore codanera, lo Zufolatore panciabianca, il Codaventaglio delle mangrovie, il Pigliamosche beccolargo. Tra le altre specie che potremo vedere in questa regione ricordiamo: Tortora placida, Tortora spallebarrate, Pappagallo alirosse, Martin pescatore sacro, Gruccione iridato, Gerigone delle mangrovie, Uccello frate minore (gli uccelli frati appartengono alla famiglia dei Meliphagidae, succiamiele, e derivano il loro nome, probabilmente, dalla zucca pelata che ricorda la calvizie dei monaci), Uccello macellaio bianconero, Uccello giardiniere maggiore (gli incredibili giardini delle specie della famiglia Ptilonorhynchidae sono addobbati da bacche, petali, conchiglie, chitine di coleotteri, disposti con geometrie e accostamenti cromatici diversi per ogni specie: tutto questo per attirare la femmina per l’accoppiamento!). Effettueremo un’escursione notturna alla ricerca dell’impressionante Bocca di rana fulvo.

 



Gli amanti dei limicoli troveranno al Bird Observatory di Broome il loro Eldorado. Broome è una delle cinque aree più importanti del mondo per la migrazione e lo svernamento dei limicoli, che possono raggiungere il numero di un milione di individui! Decine di specie sono presenti contemporaneamente e, oltre a specie consuete a noi europei, potremo vedere raffinatezze quali questo Chiurlo orientale (© Dick Daniels, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)...




...questo Gambecchio collorosso (© JJ Harrison, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)...




...e questo Piviere dorato asiatico (© JJ Harrison, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)




Le zone umide situate più all'interno di Broome sono il paradiso di limicoli di acque dolci, aironi, ralli e svassi. Questa bellissima Pavoncella mascherata è comune in tutta l'Australia (© JJ Harrison, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)




Gli "zufolatori" (il nome deriva ovviamente dalle loro attitudini vocali) appartengono alla famiglia Pachycephalidae (letteralmente "testagrossa") e sono diffusi dalla regione indo-malayana al Pacifico. Alcune specie hanno colori splendidi, altre, come questo Zufolatore codanera, sono caratterizzate da un piumaggio più sobrio. Cercheremo questa bestiola (in Australia presente sono nella regione di Broome) nella mangrovie costiere (© Lip Kee YapCreative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic)
   

13° giorno) volo a Kununurra, la porta del Kimberley. Kununurra è la città più grande (si fa per dire, 3.500 abitanti) dell’Australia nord occidentale a nord di Broome. L’etimologia è chiaramente aborigena, essendo la traslitterazione della pronuncia inglese del nome Gunanurang, il nome con cui era conosciuto dagli aborigeni Miriwoong il posto dove sarebbe sorta la cittadina, e che significa “grandi acque”. Oggi pernotteremo in un motel di Kununurra e nei due giorni seguenti campeggeremo nello splendido e selvaggio Mitchell Plateau, il modo migliore per avere le migliori chances di vedere le specialità endemiche del Kimberley: come in ogni altra regione tropicale del mondo, gli uccelli si muovono al mattino presto ed essere già lì è un grande vantaggio, che giustifica il piccolo sconforto del pernottamento in tenda. Inizieremo il birdwatching appena arrivati a Kununurra, con tre specie target, rare, ma relativamente facili da vedere: la Munia groppagialla (endemica del centro-nord Australia e che raggiunge qui l’estremo occidentale del suo areale, il graziosissimo Diamante stellato e il Diamante cremisi.

14° e 15° giorno) il Kimberley è una delle nove regioni dell'Australia Occidentale, che si estende su di una superficie di 423.517 chilometri quadrati e con una popolazione di circa 41.000 abitanti, una delle densità più basse tra le terre abitate. Nel Kimberley si trovano catene montuose antiche e ripide, dalle quali il clima estremo ha rimosso la maggior parte della terra lasciando, quasi dappertutto, solamente roccia. Benché nessuno dei monti del Kimberley raggiunga i 1.000 metri di altezza, la loro disposizione ed i fianchi scoscesi rendono molto complicato l'attraversamento di gran parte della regione, e disegnano un paesaggio di rara e suggestiva bellezza. La maggior parte della regione è ricoperta da aree di savana dominate da bassi eucalipti e boab (o alberi bottiglia, una specie simile ai baobab africani), ma, in alcune gole riparate nel nord della regione, si possono trovare tasche di foresta pluviale, che sono fra le più ricche, dal punto di vista floristico, dell'Australia occidentale. Oltre all’incanto scenografico, il Kimberley possiede una straordinaria importanza ornitologica, poiché ospita alcuni endemismi estremamente rari. Percorreremo la celebre Gibb River Road fermandoci a cercare il magnifico Scricciolo fatato capoviola. Dovremo raggiungere prima di sera il desolato Mitchell Plateau, dove sistemeremo il nostro campo. La mattina successiva saremo pronti per la “caccia” allo Scricciolo d’erba nero, un uccello grosso quanto un merlo che vive esclusivamento nello spinifex che tappezza le rocce calcaree di questa piccolissima area del Kimberley; è una specie che necessita di tempo e fatica per essere localizzata, ma abbiamo tempo quasi due giorni per coronare i nostri sforzi. Ogni specie del Kimberley ci farà sudare, ma con fortuna potremo vedere tutte le specie localizzate, come il Piccione di roccia alibianche (endemico del Kimberley), il Piccione pernice (la locale sottospecie, caratterizzata dalla guancia gialla, potrebbe essere presto una specie diversa dalla cugina “guanciarossa”, che vive più ad est), lo Scricciolo fatato variegato, il Succiamiele del Kimberley, il Succiamiele pettobarrato, il Pigliamosche piombato e l’Uccello macellaio dorsoargento. Il Kimberley è famoso anche per gli Estrildidi; si possono vedere fino a 10 specie di questi meravigliosi Passeriformi, ambitissimi dagli allevatori di tutto il mondo. Con fortuna potremo vedere, oltre alle specie già citate in precedenza, il Diamante doppiabarra, il Diamante mascherato, il Diamante codalunga e la Munia pettocastano.



In Australia vivono ventuno specie di Estrildidae (la stessa famiglia a cui appartiene il Diamante di Gould, uno degli uccelli più belli del mondo, illustrato nelle colonne dell'introduzione a questo tour. Pur se "in bianco e nero", questo Diamante doppiabarra non è meno bello (© Lip Kee YapCreative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic)



Altri due splendide estrilde australiane: questo Diamante stellato (© JJ Harrison, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)...




...e questo Diamante codalunga (© JJ Harrison, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)
   
16° giorno) dopo aver smontato il campo e fatto ancora un pò di birdwatching in giro (potremmo essere costretti a fermarci più a lungo se lo scricciolo d’erba non si fosse ancora degnato di farsi vedere), torneremo sui nostri passi verso est, fermandoci a pernottare nei pressi di Emma Gorge, un altro tratto di natura spettacolare. Oggi potremmo incontrare nuove specie, come la statuaria Otarda australiana, il gigantesco Cacatua nero codarossa (l’unico cacatua “di colore” del nord dell’Australia), la Corella minore (per contrasto un pappagallo piccolo e bianco), la Sittella varia (una specie di picchio muratore), il Corvo di Torres, il Mangiafico verde (una specie imparentata con il nostro Rigogolo), il Trillatore alibianche. Tra i rapaci, potrebbero fare la loro apparizione il Baza del Pacifico, l’Astore grigio e il Gheppio australiano. Pernotteremo in un lodge nei pressi di Emma Gorge.

17° giorno)
proseguiremo verso Kununurra, effettuando una deviazione a Wyndham, e nei pressi delle lagune che bordano la cittadina, cercheremo I due ultimi diamanti che ci mancano, la Munia pettorale e l’incomparabile Diamante di Gould, un Estrildide che sembra caduto nella tavolozza di un pittore. Pernotteremo due notti a Kununurra.



Il Cacatua nero codarossa è uno dei più grossi pappagalli australiani, abbastanza comune nelle aree del nord-ovest del continente (© Gaby, Creative Commons Attribution 2.0 Generic




All'estremità opposta di dimensioni e colore, la piccola e candida Corella minore (© Gregory "Greg" Smith, Creative Commons Attribution 2.0 Generic)
   
18° giorno) in mattinata effettueremo una crociera sul lago Argyle, il secondo lago artificiale d’Australia per estensione. Pur essendo stato creato dall’uomo, oggi il lago è di importanza vitale per molte specie di uccelli, tanto da essere inserito nell’elenco dei siti protetti dalla Convenzione di Ramsar. Situato nella parte orientale del Kimberley, il lago riceve acqua dal fiume Ord, dal Bow e da una serie di piccoli fiumiciattoli e torrenti, che contribuiscono a formare un vastissimo bacino di irrigazione. Il lago fu creato per irrigare le estese coltivazioni di riso che furono progettate per esportare il cereale in Cina; purtroppo le numerosissime Oche gazza che frequentavano, e frequentano tuttora, la regione saccheggiavano i campi prima che il riso fosse arrivato al tempo della raccolta. Il risultato è che potremo vedere migliaia di Oche gazza e nessuna coltivazione di riso, dato che il progetto fu interrotto per i suddetti motivi ornitologici. Gli ambienti creati dalla costruzione del reservoir sono ricchissimi di uccelli e avremo l’opportunità di vedere numerose specie, come il Cormorano bianconero maggiore, l’Aninga australiana, l’Airone bianconero, l’Airone intermedio, il Mignattaio, la statuaria e meravigliosa Cicogna collonero, la Casarca radja, l’Oca pigmea verde, la Jacana crestata, la Schiribilla grigiata, la Schiribilla dai sopraccigli, il Gambecchio ditalunghe, l’Albastrello, il Piro piro boschereccio, il Chiurlo minuto, il Mignattino piombato. Nelle aree di prateria cercheremo con attenzione il limicolo più pregiato del lago, l’elegantissimo Corriere orientale. Il lago Argyle è anche uno dei migliori posti nell’Australia settentrionale per vedere il grazioso Mellifago giallo, endemico di questa regione. Nel pomeriggio effettueremo un’escursione all’Hidden Valley National Park, un’area protetta caratterizzata da curiose torri di calcare. Il parco, conosciuto anche come Mirima, è di grande importanza per gli aborigeni locali, i Miriuwung, di cui potremo ammirare bellissimi petroglifi. Gli uccelli più importanti del parco sono la Quaglia tridattila pettorosso, il graziosissimo Piccione dello spinifex e il Tordo averla rupicolo (il più grosso esponente, con i suoi 30 centimetri, dei Pachycephalidae australiani), endemico del nord Australia, ma entro i confini della riserva potremo vedere altre decine di specie, tra cui ricordiamo: Nibbio australiano, Nibbio fischiatore, Falco nero, Occhione del bush, il magnifico Corriere frontenera, Cuculo di macchia, il possente Cucal fagiano, Kukaburra aliazzurre, Ghiandaia marina orientale, Scricciolo fatato dorsorosso, Uccello frate minore, una bella sequenza di succiamiele, tra cui Succiamiele guanceblu, rimabianca, golabianca e golarossiccia, Manorina golagialla (nonostante il nome inglese, miner sia lo stesso dei “minatori” neotropicali, le manorine australiane appartengono ad una famiglia completamenta diversa, molto distante dal punto di vista filogenetico dagli omonimi latinoamericani), Garrulo capogrigio, Oriolo giallo, Averla cuculo panciabianca, Rondine boschereccia pettobianco, Beccafiore del vischio, Diamante zebrato.

19° giorno) dopo un’ulteriore sessione di birdwatching a Kununurra, ci imbarcheremo sul volo per Perth e qui prenderemo la coincidenza per l’Europa dove arriveremo a Londra il giorno successivo

20° giorno) arrivo a Londra e coincidenza per l’Italia. Arrivo a Milano e fine del viaggio


Durante il tour vedremo decine di specie di melifagidi di gruppi diversi. Oltre ai succiamiele propriamente detti, di cui la galleria del tour ospita due bellissime specie, vedremo anche qualche specie di manorina, come questa coppia di Manorine golagialla (© Michael Barritt & Karen May, Creative Commons Attribution 2.0 Generic)...




...e, decisamente al top della scala della bruttezza, qualche specie di uccelli frate (pare che il nome si riferisca alla testa spiumata, che ricorda la chierica dei religiosi), come questo Uccello frate minore, diffuso in tutta l'Australia ( Mdekool, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)


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