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Chi segue Ornitour.it da tempo, conosce la predilezione dei curatori del sito per la settima arte: citazioni, metafore e financo un quiz ornitocinematografico costellano le varie pagine del sito. Così ci è sembrato doveroso riportare una notizia apparsa su BirdLife International riguardante l'impatto che una delle più famose saghe cinematografiche statunitensi potrebbe aver avuto sull'avifauna europea. Immaginatevi un'isola, un'isolotto, poco più di un grosso masso, trapuntata da fazzoletti di prateria che si insinuano tra i crepacci rocciosi, realizzando un paesaggio di fiabesca bellezza: siamo a Skelling Michael, l'isolotto più grande delle due Isole Skellig, situato a circa 17 km dalle coste del Kerry, Irlanda. Skelling Michael è disabitata dagli umani, ma è casa a migliaia di uccelli marini, Uccelli delle tempeste europei, Pulcinella di mare, Berte di Man, Gabbiani tridattili. I censimenti ornitologici più recenti (Seabird 2000, risalenti ormai a 15 anni fa) rendono conto di 9.994 coppie nidificanti di Uccelli delle tempeste europei (10% della popolazione irlandese) e 738 coppie di Berte di Man; l'inaccessibilità dell'isola, insieme al perfetto habitat per la nidificazione hanno portato alla formazione di colonie tra le più grandi del mondo. La fama di Skelling Michael è dovuta soprattutto alla presenza sulla sua sommità di uno straordinario quanto poco accessibile monastero di origine cristiana costruito nel 588 e divenuto patrimonio dell'umanità protetto dall'UNESCO nel 1996.
L'isolotto di Skelling Michael, a poche miglia dall'angolo sud-occidentale dell'Irlanda (© Jerzy Strzelecki, CC BY-SA 3.0). Il nome deriva dal gaelico Sceilig Mhichíl, che significa "la roccia di Michele". E' un'importantissima area di nidificazione per cinque specie di uccelli marini: Berta di Man, Gazza marina, Pulcinella di mare, Uria nera, Gabbiano tridattilo

Un simpatico e coloratissimo Pulcinella di mare (© Justbirds)
Il luogo non è oggetto di moltissime visite da parte dei turisti, scoraggiati dalla sua remota e sperduta posizione, ma anche da numerose restrizioni da parte del governo irlandese: solo 10 imbarcazioni hanno il permesso di salpare dalle coste del Kerry, con un massimo di 12 persone a bordo e soltanto una volta al giorno. Ne deriva che il posto è preservato in maniera eccellente e che gli uccelli marini, che nidificano addirittura in tane ricavate tra le pietre delle pareti del monastero, possono dormire sonni tranquilli. O meglio, potevano. Perché berte, gabbiani e uccelli delle tempeste non avevano fatto i conti con gli eredi di Walt Disney, che, come sappiamo, ha acquistato pochi anni fa la Lucas Film, quella, per intendersi, di Guerre Stellari. L'equipe del colosso cinematografico mise pochi anni fa gli occhi su Skelling Michael, identificata come ambientazione perfetta per le imprese di Luke Skywalker. L'8 settembre di quest'anno, il ministro Heather Humphreys (responsabile dell'Irish Film Board e dell'Ireland’s National Parks and Wildlife Service), facendo una gigantesca eccezione alle restrizioni di accesso all'isola, ha permesso alla troupe a al cast di Star Wars Episodio VII. Il risveglio della forza di sciamare sull'isola: Harrison Ford, Carrie Fisher e altri 180 esseri umani, con tonnellate di materiale e cucine da campo (chissà se hanno messo in padella qualche gazza marina?), si sono riversati sui pochi metri quadrati dell'isolotto. A settembre i pulcinella e le altre alche hanno già finito di nidificare, ma berte e uccelli delle tempeste sono ancora in piena nidificazione e i piccoli sono ancora dentro le loro tane. Nonostante il governo iralndese abbia imposto alla Walt Disney la presenza di un ecologista che avrebbe dovuto monitorare le riprese, BirdLife Ireland e altre organizzazioni non governative, hanno obiettato che il permesso è stato concesso senza approfondite consultazioni e senza valide evidenze scientifiche che l'invasione dell'isola non avrebbe procurato danni alla popolazione ornitica (ad esempio non è stata considerata la possibilità di introduzione di specie aliene predatrici, come il Surmolotto Rattus norvegicus e il Visone americano Neovison vison. Il dott. Stephen Newton, responsabile di BirdWatch Ireland per la conservazione degli uccelli marini, è incazzato come una iena: “E' semplicemente inaccettabile che una decisione che può portare a pesanti effetti negativi su una delle più importanti colonie di uccelli marini d'Europa e del mondo,l sia stata presa quasi di nascosto, senza consultare organismi ed associazioni preposte, tanto più che l'altra isola del piccolo arcipelago, Little Skellig, è una riserva di BirdWatch Ireland e che entrambe le isole sono un IBA (Important Bird Area) per la nidificazione degli uccelli marini"

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Si è tenuto in 41 paesi, il 3 e 4 ottobre scorsi, l’edizione 2015 di Euro Birdwatch. Più di 1.000 eventi, da sessioni di inanellamento a camminate ornitologiche a “educational workshops”, sono stati organizzati dai partner nazionali di BirdLife International, dall’Austria all’Uzbekistan. Questi eventi sono stati pensati, ideati e disegnati per birdwatcher e ornitologi, ma anche per un pubblico più vasto. La prima edizione di Euro Birdwatch risale al 1993 e da allora più di un milione di persone hanno partecipato a più di 36.000 eventi, registrando più di 60 milioni di uccelli colti lungo la via della migrazione verso sud. La maggior parte delle nazioni coinvolte ha organizzato censimenti migratori, sia in stazioni preesistenti gestite da birdwatcher esperti, che attraverso escursioni a una o più IBA (Important Bird Areas). I dati sono stati trasmessi all’European Centre (quest’anno era il Vogelbescherming Nederland, BirdLife nei Paesi Bassi). Ma Euro Birdwatch non è solamente una mera conta di uccelli. Per sopravvivere, gli uccelli migratori non hanno bisogno solo di buone condizioni riproduttive, nelle fredde aree nordeuropee, ma anche di sicure aree di stop-over sulle loro rotte migratorie e di ottimali condizioni nei quartieri di svernamento africani o dell’Europa meridionale. L’obiettivo di Euro Birdwatch è mostrare al pubblico generale la meraviglia della migrazione degli uccelli e portare la sua attenzione sui pericoli che milioni di uccelli incontrano sul loro volo verso sud. Studi e monitoraggi sul territorio di BirdLife International hanno dimostrato che ogni anno 25 milioni di uccelli sono uccisi illegalmente nei paesi mediterranei durante le migrazioni primaverile e autunnale. Lo Storno comune, il Fringuello comune e la Folaga comune sono state le specie più comunemente osservate durante Euro Birdwatch 2015. Ma sono state anche registrate specie rare o rarissime, come il primo occhiocotto per il Lussemburgo.

Leggi i risultati di Euro Birdwatch 2015

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Le nuove specie di uccelli degli anni 2000
All'alba del nuovo millennio le ricerche ornitologiche erano più fiorenti che mai. I nuovi studi genetici basati sul DNA si arricchivano di metodiche sempre più fini e anche le spedizioni sul campo si infittivano; il birdwatching aveva smesso di essere solo un hobby e stava contribuendo attivamente ad ottenere quella messe di informazioni che avrebbero portato ad una rivalutazione dello stato di minaccia di questa o quella specie (quasi sempre con risultati peggiorativi rispetto a quanto si conosceva della specie). Gli studi genetici hanno sorprendentemente avvicinato i falchi ai pappagalli e i sopralluoghi nei musei hanno identificato nuove specie. Le spedizioni nelle profondità delle jungle sudamericane e asiatiche hanno fatto saltar fuori inattesi tapaculo e inimmaginati garruli. Le nazioni con il maggior numero di nuove specie sono Brasile, Colombia, Perù e Indonesia. Di seguito una lista, divisa per anno, dal 2000 a quello corrente, di nuove specie e split. Per qualche specie, di particolare interesse, aggiungiamo qualche breve notizia.

2000
Foothill Elaenia Myiopagis olallai  
Caatinga Antwren Herpsilochmus sellowi  
Taiwan Bush-Warbler
Locustella alishanensis
 
(Wallace's) Scarlet-banded Barbet
Capito wallacei
 
Gunnison Sage-Grouse Centrocercus minimus Questa specie passò inosservata fino agli anni '90 a causa della grande somiglianza con Centrocercus urophasianus, e fu riconosciuta ufficialmente solo nel 2000: la prima nuova specie descritta negli Stati Uniti d'America dal 19° secolo!
Gray-crested Cacholote
Pseudoseisura unirufa Specie splittata da Pseudoseisura cristata, Caatinga Cacholote
2001
Bukidnon Woodcock
Scolopax bukidnonensis
 
Mekong Wagtail
Motacilla samveasnae
Scoperta solo nel 2001, questa specie onora, nel nome specifico l'ornitologo cambogiano Sam Veasna
Chestnut-eared Laughingthrush
Garrulax konkakinhensis
Per Clements Ianthocincla konkakinhensis
Chestnut-capped Piha
Lipaugus weberi
 
Chapada Flycatcher
Suiriri islerorum
 
Mishana Tyrannulet
Zimmerius villarejoi
 
Lulu's Tody-Flycatcher Poecilotriccus luluae Per Clements Johnson's Tody-Flycatcher
2002
Bald Parrot
Pyrilia  aurantiocephala
Fino al 2002 si pensava che gli individui di questa specie fossero giovani di Pappagallo vulturino Pyrilia vulturina, la cui testa nuda è nera, mentre la specie in oggetto ha la testa color arancio
Cryptic Forest-Falcon
Micrastur mintoni
 
Kimberley Pipit
Anthus pseudosimilis
Non riconosciuta da Clements, ma presente nella lista HBW e IOC
Little Sumba Boobook
Ninox sumbaensis
 
Madeira Parakeet
Pyrrhura snethlageae
Non riconosciuta da Clements, per il quale è ancora sottospecie di Pyrrhura amazonum
Wavy-breasted Parakeet
Pyrrhura peruviana
Non riconosciuta da Clements, per il quale è ancora sottospecie di Pyrrhura amazonum
Carajas Woodcreeper Xiphocolaptes carajaensis Non riconosciuta da Clements, per il quale è ancora sottospecie di Xiphocolaptes promeropirhynchus
Lafresnaye's Woodcreeper
Xiphorhynchus guttatoides
split da Xiphorhynchus guttatus, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie
Elegant Woodcreeper
Xiphorhynchus elegans
split
Tschudi's Woodcreeper Xiphorhynchus chunchotambo split da Xiphorhynchus ocellatus, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie
2003
Pernambuco Pygmy-Owl
Glaucidium mooreorum
 
Carrizal Seedeater
Amaurospiza carrizalensis
 
Munchique Wood-Wren
Henicorhina negreti
 
Okarito Brown Kiwi Apteryx rowi  
2004
Serendib Scops-Owl
Otus thilohoffmanni
 
Togian Boobook
Ninox burhani
 
Rubeho Akalat
Sheppardia aurantiithorax  
Acre Antshrike
Thamnophilus divisorius
 
Calayan Rail
Gallirallus calayanensis
 
Mees's Nightjar Caprimulgus meesi
 
2005
Sulphur-breasted Parakeet
Aratinga pintoi
nel 2009 è stato dimostrato che Aratinga maculata e Aratinga pintoi rappresentano lo stesso taxon
Magdalena Tapaculo
Scytalopus rodriguezi
 
Stiles's Tapaculo
Scytalopus stilesi
 
Iquitos Gnatcatcher
Polioptila clementsi
 
Naung Mung Scimitar-Babbler
Napothera naungmungensis
split da Napothera danjoui, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie
Planalto Tapaculo
Scytalopus pachecoi
 
Rubeho Partridge Xenoperdix obscurata split da Xenoperdix udzungwensis, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie
2006
Odedi
Horomis haddeni
 
Camiguin Hanging-Parrot
Loriculus camiguinensis
 
Hocking's Conure
Aratinga hockingi
Clements non riconosce questo taxon
Bugun Liocichla
Liocichla bugunorum
 
2007
Sincorá antwren
Formicivora grantsaui
 
Gorgeted Puffleg
Eriocnemis isabellae
 
Rufous Twistwing
Cnipodectes superrufus
 
Antioquia Brush-Finch
Atlapetes blancae
 
Diamantina Tapaculo Scytalopus diamantinensis  
Solomon Islands Frogmouth
Rigidipenna inexpectata split da Podargus ocellatus
2008
Nonggang Babbler Stachyris nonggangensis

 
Olive-backed Forest Robin
Stiphrornis pyrrholaemus
split da Stiphrornis erythrothorax, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie
Monteiro's Storm-Petrel
Oceanodroma monteiroi
 
Vanikoro White-eye
Zosterops gibbsi
 
Togian white-eye
Zosterops somadikartai
 
Amazon red-fronted Parakeet Pyrrhura parvifrons split da Pyrrhura roseifrons, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie
2009
Bare-faced Bulbul
Pycnonotus hualon
 
Rubeho Warbler
Scepomycter rubehoensis
split da Scepomycter winifredae, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie
South Hills Crossbill
Loxia sinesciurus
split da Loxia curvirostra, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie. Questo gruppo monotipico del Crociere comune, ha un areale ristretto alle South Hills e Albion Mountains dell'Idaho centro-merisionale. Se accettata, sarebbe la seconda nuova specie statunitense del terzo millennio
Río Orinoco Spinetail
Synallaxis beverlyae
 
Black-capped Woodnymph Thalurania nigricapilla specie non riconosciuta da Clements
Vanuatu Petrel
Pterodroma occulta
 
2010
Limestone Leaf-Warbler
Phylloscopus calciatilis
 
Urrao Antpitta
Grallaria urraoensis
 
Socotra Buzzard
Buteo socotraensis
Una delle due nuove specie del Paleartico Occidentale
Willard's Sooty Boubou
Laniarius willardi
 
Rock Tapaculo Scytalopus petrophilus  
2011
Tsingy Wood-Rail
Canirallus beankaensis
 
Bryan's Shearwater
Puffinus bryani
 
Várzea Thrush Turdus sanchezorum  
2012
Alta Floresta Antpitta
Hylopezus whittakeri  
Antioquia Wren
Thryophilus sernai  
Sira Barbet
Capito fitzpatricki split da Capito wallacei, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie
Bermuda Towhee
Pipilo naufragus Specie estinta, non inclusa tra quelle comunque citate da Clements. La descrizione scientifica fu fatta nel 2012 sulla base di resti pleistocenici e olocenici
Camiguin Hawk-Owl
Ninox leventisi  
Cebu Hawk-Owl
Ninox rumseyi  
2013
Rinjani Scops-Owl
Otus jolandae
 
Pincoya Storm-Petrel
Oceanites pincoyae
 
Delta Amacuro Softtail
Thripophaga amacurensis
 
Bermuda Flicker
Colaptes oceanicus Un'altra specie estinta, nota da resti fossili ritrovati nell'isola di Bermuda e datanti al tardo Pleistocene e Olocene, anch'essa non citata da Clements
Sao Miguel Scops-Owl
Otus frutuosoi Non fosse che è estinta, questa sarebbe un'altra specie del Paleartico Occidentale. I suoi resti fossili sono stati trovati nell'isola di Sao Miguel nelle Azzorre. Come le precedenti specie estinte, anche questa non è citata da Clements
Seram Masked-Owl
Tyto almae  
Junin Tapaculo
Scytalopus gettyae  
Cambodian Tailorbird
Orthotomus chaktomuk Questa specie fu scoperta a Phnom Penh, la capitale della Cambogia, nel 2009, durante la campagna di sorveglianza avviata per l'influenza aviaria, La specie fu poi descritta nel 2012
Tropeiro Seedeater Sporophila beltoni  
Western Puffbird
Nystalus obamai Una nuova specie di puffino dell'Amazzonia occidentale. Il suo nome scientifico onora il presidente degli USA, Barack Obama
Xingu Woodcreeper
Dendrocolaptes retentus split da Dendrocolaptes certhia, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie
Inambari Woodcreeper
Lepidocolaptes fatimalimae  
Tupana Scythebill
Campylorhamphus gyldenstolpei split da Campylorhamphus procurvoides, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie
Tapajós Scythebill
Campylorhamphus cardosoi split da Campylorhamphus procurvoides, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie
Roosevelt Antwren
Epinecrophylla dentei Il nome sceintifico onora uno dei più famosi ornitologi brasiliani, Emilio Dente (1919-1995); il nome vernacolare si riferisce al Rio Roosevelt, type-locality che segna anche la barriera sud-orientale dell'areale
Bamboo Antwren
Myrmotherula oreni split da Myrmotherula iheringi, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie
Predicted Antwren
Herpsilochmus praedictus I nomi, sia quello vernacolare che quello scientifico, si riferiscono al fatto che il taxon fu "predetto" essere una nuova specie sulla base delle sue peculiari vocalizzazioni, fatto che fu successivamente confermato dall'analisi del DNA mitocondriale
Aripuana Antwren
Herpsilochmus stotzi  
Manicore Warbling-Antbird
Hypocnemis rondoni  
Chico's Tyrannulet
Zimmerius chicomendesi  
Acre Tody-Tyrant
Hemitriccus cohnhafti  
Sucunduri Yellow-margined Flycatcher
Tolmomyias sucunduri split da Tolmomyias assimilis, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie
Inambari Gnatcatcher
Polioptila attenboroughi split da Polioptila guianensis, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie
Campina Jay
Cyanocorax hafferi split da Cyanocorax heilprini, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie
Sierra Madre Ground-Warbler
Robsonius thompsoni  
Guerrero Brush-Finch
Arremon kuehnerii specie non riconosciuta da Clements
Omani Owl
Strix omanensis Stessa specie di Hume's Owl. Trattiamo diffusamente il "problema" dell'Allocco di Hume qui
New Caledonia snipe Coenocorypha neocaledonica  
2014
São Paulo Marsh Antwren
Stymphalornis paludicola
split da Stymphalornis acutirostris, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie
Wakatobi Flowerpecker
Dicaeum kuehni
split da Dicaeum celebicum, ma non per Clements che mantiene il taxon ancora come sottospecie
Cryptic Treehunter
Cichlocolaptes mazarbarnetti
 
Boa Nova Tapaculo
Scytalopus gonzagai
 
Sulawesi Streaked Flycatcher
Muscicapa sodhi

 
2015
Desert Tawny Owl Strix hadorami Una nuova specie per il Paleartico Occidentale. Il nome scientifico onora il celebre ornitologo israelaiano Hadoram Shirihai. Trattiamo diffusamente il "problema" dell'Allocco di Hume qui


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Ornitologia Italiana
Pierandrea Brichetti & Giancarlo Fracasso
2015, 398+XVIII pagine, fotografie a colori, disegni a colori e in bianco & nero
Edizioni Belvedere

Il volume IX di Ornitologia Italiana  è finalmente disponibile. Il volume è particolarmente interessante in quanto, oltre ad ospitare le specie delle famiglie Emberizidae - Icteridae, contiene gli aggiornamenti dei volumi precedenti e una serie di liste finali di riferimento: una check-list nazionale con i termini fenologici tradizionali, una lista delle sottospecie italiane e uno schema dell'evoluzione della sequenza delle famiglie nel corso del XX e XXI  secolo.


 


Birding Frontiers Challenge Series. Vols. 1 (Autumn) & 2 (Winter)
di Martin Garner (autore) & Ray Scally (illustratore)
Vol 1 Autumn. 2014, 132 pages, colour photos, colour & b/w illustrations, colour distribution maps
Vol 2 Winter. 2015, 132 pages, colour photos, colour & b/w illustrations, colour distribution maps
Birding Frontiers

These are the first two volumes in the series focusing on the seasons of Autumn and Winter. Most birders go out into the field knowing roughly what might be encountered in a given season and not needing all the information on all species pertaining to the whole year. So the Challenge Series begins with a number of Autumn and Winter 'challenges'. Over 40 taxa are covered in 18 chapters ranging from Hen and Northern Harriers, Wilson's and Common Snipe, Pallid and Common Swift, and Siberian and Common Chiffchaff, to potential vagrants like Sharp-shinned Hawk and Yellow-streaked Warbler. There are the new splits such as Cabot's and Sandwich Tern, three Subalpine Warblers, three Lesser Whitethroats and three Stonechat taxa. Each ID challenge is presented in a concise and accessible form with accompanying photos, illustrations, and sonograms where appropriate.

An introductory section explain the genesis and concept of this series of books. The idea is to produce a series of books at the cutting edge of identification discoveries. Some of the material is new and relatively untested. A challenge is laid down to readers. Go out and test these ideas. Watch birds closely and more carefully and make your own discoveries.

The author is acutely aware that people have different learning styles. Not everyone reads books with the same ease and enthusiasm. Besides presenting pithy, easily followed displays of relevant information the author wanted the option to offer video tutorials, sound files, more photos and updates. QR codes answered that desire. With the proliferation of tablets and smart phones, much more material pertinent to each chapter plus fresh discoveries will be available on dedicated web space via the QR codes at the start of each chapter.




The Lanner Falcon
Giovanni Leonardi
2015, 331 pages, 32 tavole con 52 fotografie e disegni a acolori; numerose foto e illustrazioni in bianco & nero
Giovanni Leonardi Publisher

The Lanner Falcon (Falco biarmicus) has always been viewed as an "oddity", and even the name has a contorted history, with both common and scientific names being subject to debate. Its very existence as a separate Species has also been called into question and even today, as has been the case in the past, much has been written with regard to the identification of the species, its elusive behaviour, and its relationship with its main competitor, the Peregrine Falcon.

Although a first edition of this book was written in 1992, and a subsequent full review written in 2001, the author realized that many aspects of the biology of this falcon still remain virtually unknown. Even today this remains the biggest challenge for future research. Nevertheless, there is an enormous amount of information scattered across a myriad of publications which can add a great deal to our current knowledge of the species.

The author therefore decided to collect together all of the available information in the hope of creating an overview of all that is currently known about the Lanner falcon. In compiling this information he has also referred to numerous sources originally published in the nineteenth century, as well those published more recentiy in the twentieth century. This has proven to be very helpful in understanding many of the anomalies that have been inherited from the past, many of which remain with us today.

For these reasons, this monograph is not simply review of Lanner falcon biology from the many studies that have been published. It is also an attempt to create a new overview of the species that can hopefully serve as a starting point for future research.With this book, at last, everything that is known about the Lanner falcon has been assembled in one place. The ten chapters cover the History, taxonomy and genetics; Structure and functions; Distribution and population estimates; Territory and breeding densities; Breeding seasons; Diet and hunting techniques; Movements; Conservation; and finally, a landscape-scale approach to the habitat associations of tiie members of the large-falcon (or Hierofalco) complex. The coverage ranges back in time to prehistoric fossils that occur outside the presentiy known range of the species, and forward to the possible options and plans for conservation of the species into the future. In between, in information-packed chapters, images and diagrams, every known detail about the species is presented in as much detail as space allows, supported by as many extracts of published and personal communications as the author could discover. The bibliography alone will make this compendium a standard reference for decades to come.




Field Guide to the Mammals of the Middle East (English / Arabic)
Assad Adel Serhal & Saeed Abdulla Alkhuzai (autori); Jonathan Kingdon, Juan M Varela, Karim Farah & Priscilla Barrett (illustratori)
2015, 310 pages, 500+ colour & b/w illustrations
Dr. Saeed Abdulla Alkhuzai Publisher

This guide covers all 200 terrestrial and marine mammals found in the Middle East, particularly in Arabic-speaking countries, where land is surrounded by many bodies of water including the Mediterranean Sea, the Red Sea, the Arabian Sea, the Gulf of Oman and the Arabian Gulf. The authors also tried to cover all habitats including sea, coast, forest, mountains, valleys, deserts, and marshes. To reach a wider audience, the text is both in Arabic and English. This guide is not limited to just being the first of its kind in terms of form, content, its scientific approach and coverage of all mammals of the region, but it is also characterized by the ease and clarity of its information and the ability to identify the animals in the wilderness from their physical description, measurements, favourite habitat, behaviour, breeding, food, etc. It also includes coloured plates and illustrations of each of these species, subspecies, breeds, skulls and footprint when it is available.

The book includes more than 500 coloured illustrations of all animals, including their adult forms, adolescent forms, baby forms, and different genders, as well as renderings of skeletons, tracks and excrement to make their identification in their natural habitat, including images from the private collection of Steven Ramsey, Jonathan Kingdon's famous Mammals of Arabia artwork, work from the Spanish artist Juan Varela, the latest artwork used in Handbook of Mammals of the World, plates of rodents and bats from Harper Collins's Mammals of Britain and Europe, and especially commissioned artwork from the Lebanese artist Karim Farah, who provided a collection of drawings for the movements of some animals.




Wild Cats of the World
Luke Hunter (autore), Priscilla Barrett (illustratore)
2015, 240 pages, 400 colour photos, colour & b/w illustrations and colour distribution maps
Bloomsbury Publishing

Ranging from the largest – the Tiger to the smallest species – the Rusty-Spotted Cat and Black-Footed Cat, the world's wild cats are some of the most beautiful, ferocious and feared carnivores in the world. Wild Cats of the World provides a detailed account of each species of wild cat, examining their importance throughout history and the future of some of the most endangered breeds.

Using stunning photography and magnificent colour plates by top wildlife artist Priscilla Barrett to depict each cat in detail, Wild Cats of the World examines the characteristics of all 38 species, as well as their history, distribution and current IUCN status.




The Rise of Birds: 225 Million Years of Evolution
Sankar Chatterjee (autore)
2015, 370 pages, 1 b/w photo, 161 b/w illustrations

A small set of fossilized bones discovered almost thirty years ago led paleontologist Sankar Chatterjee on a lifelong quest to understand their place in our understanding of the history of life. They were clearly the bones of something unusual, a bird-like creature that lived long, long ago in the age of dinosaurs. He called it Protoavis, and the animal that owned these bones quickly became a contender for the title of "oldest known bird." In 1997, Chatterjee published his findings in the first edition of The Rise of Birds.

Since then Chatterjee and his colleagues have searched the world for more transitional bird fossils. And they have found them. This second edition of The Rise of Birds brings together a treasure trove of fossils that tell us far more about the evolution of birds than we once dreamed possible. With no blind allegiance to what he once thought he knew, Chatterjee devours the new evidence and lays out the most compelling version of the birth and evolution of the avian form ever attempted. He takes us from Texas to Spain, China, Mongolia, Madagascar, Australia, Antarctica, and Argentina. He shows how, in the "Cretaceous Pompeii" of China, he was able to reconstruct the origin and evolution of flight of early birds from the feathered dinosaurs that lay among thousands of other amazing fossils.

Chatterjee takes us to where long-hidden bird fossils dwell. His compelling, occasionally controversial, revelations – accompanied by spectacular illustrations – are a must-read for anyone with a serious interest in the evolution of "the feathered dinosaurs," from vertebrate paleontologists and ornithologists to naturalists and birders.

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