Checklist degli uccelli del mondo.
Aggiornamento 28 settembre 2012




Il Falco fuligginoso è una delle 181 specie di falchi e caracara appartenenti alla famiglia dei Falconidae, sorprendentemente allontanata, e anche di molto, dagli Accipitridae (© Dick Forsman)

I frequentatori di questo sito sanno già che la checklist degli uccelli del mondo che utilizzo è quella di Clements. Non perchè sia migliore delle (poche) altre liste del mondo a disposizione, ma perchè fornisce annuali (e qualche volta semestralI) aggiornamenti online. Gli aggiornamenti, pubblicati regolarmente in rete dal 2007,si riferiscono all'ultima edizione cartacea della lista (The Clements Checklist of Birds of the World, 6th Edition, Cornell University Press, 2007), pubblicata sulla base del manoscritto, quasi completo, lasciato da James Clements alla sua morte avvenuta nel 2005. Lo staff del Cornell Lab of Ornithology (CLO) raccoglie e valuta tutti i dati tassonomici provenienti dalle loro fonti ufficiali (American Ornithologists’ Union per l'emisfero occidentale, British Ornithological Union per gli uccelli europei e del Paleartico Occidentale, Handbook of the Birds of the World). Il Cornell Lab of Ornithology si avvale anche della collaborazione di esperti locali, come il Dr. Paul Scofield per gli uccelli della Nuova Zelanda e dell'Oceano Pacifico.

A piè di pagina segnalo anche tutte le altre liste che, a mia conoscenza, sono disponibili in rete. La mia scelta ha naturalmente condizionato il lavoro di nomenclatura italiana che ho fatto in questi anni e che, a fronte di risultati che ritengo soddisfacenti, è ben lungi dall'essere completato, non fosse altro per i continui e già menzionati aggiornamenti frutto di quella scienza sempre in divenire che è la classificazione degli esseri viventi in generale, degli uccelli in particolare.

E' già disponibile su questo sito la spiegazione delle linee generali della mia checklist degli uccelli del mondo in lingua italiana, e in questa pagina potete scaricare un'anteprima della lista aggiornata al 28 settembre 2012 (lista bruta, senza tutti gli ammenicoli, come eponimi, toponimi e stato di minaccia secondo la IUCN Redlist, promessi in altra sede). La lista, completa di quanto sopra e aggiornata a settembre 2012 comparirà nel primo numero di Birdy, che uscirà in un preciso momento da qui all'eternità; non so quale sarà quel momento, ma la rivista uscirà.

Le news contenute in questa pagina si riferiscono ai cambiamenti, alcuni sorprendenti, accettati dal CLO dal penultimo aggiornamento risalente al 23 agosto 2011. I cambiamenti di dividono in updates (aggiornamenti veri e propri) e corrections (semplici correzioni, per lo più relative ad errori di trascrizione di lemmi, latini e/o vernacolari inglesi). In queste news ci occuperemo solo degli aggiornamenti sensu strictu.

Premetto solo la definizione di gruppo, un'entità tassonomica non ufficiale introdotta dal CLO nel 2009 per una migliore interpretazione delle affinità tra i diversi taxa inferiori a quello di specie; il gruppo è una sottospecie unica o un raggruppamento di sottospecie con caratteri talmente distintivi da essere facilmente identificabili sul campo. Il gruppo è quindi l'entità gerarchica più vocata all'elevazione al rango di specie: un classico esempio è quella del Saltimpalo comune, che, fino al penultimo aggiornamento della lista era una specie unica divisa in tre "gruppi", europeo, siberiano e africano; nell'attuale aggiornamento lo "splitting" del Saltimpalo comune è avvenuto proprio trasformando in specie buone i tre gruppi suddetti.

Negli aggiornamenti di settembre 2013 sono state apportate le seguenti significative modifiche:

1) la lista aggiornata contiene 227 famiglie (227 nella versione precedente), 10240 specie (10257), 20983 sottospecie (20962) e 2207 gruppi (2047)

2) è stata aggiunta la famiglia dei Bucorvidae, separandola da quella dei Bucerotidae. La nuova famiglia comprende solo le due specie di bucorvi africani (buceri terragnoli, ground-hornbills). La famiglia monotipica dei Coerebidae (Bananero Coereba flaveola Bananaquit) è stata depennata e la specie è stata posizionata nei Thraupidae



Il Bucorvo settentrionale Bucorvus abyssinicus è una delle due specie appartenenti alla nuova famiglia Bucorvidae, separata da quella dei Bucerotidae (© Roberto Garavaglia)


3) il cambiamento più sorprendente è legato allo spostamento di cinque famiglie dalla loro posizione originale a quella che segue i Picidae e precede gli Acanthisittidae, e cioè subito prima dei Passeriformes: le famiglie sono Cariamidae (seriema), Falconidae (falchi e caracara), Strigopidae (pappagalli della Nuova Zelanda), Cacatuidae (cacatua) e Psittacidae (pappagalli). Non ho cultura per capire la dislocazione e non ho naturalmente titolo per contestarla, ma fa un certo effetto sapere che i falchi sembrerebbero più vicini filogeneticamente ai pappagalli che alle aquile!

4) sono state aggiunte sei nuove specie; tali specie non erano presenti in alcun modo nella precedente lista e il loro inserimento è dovuto alla loro scoperta in natura, non sono cioè dovute a "split" di sottospecie o revisioni tassonomiche. Le specie in questione sono le seguenti:

  Berta di Bryan Puffinus bryani
Bryan's Shearwater
  Barbetto del Sira Capito fitzpatricki Sira Barbet
  Pitta formichiera di Urrao Grallaria urraoensis Urrao Antpitta
  Pitta formichiera di Alta Floresta Hylopezus whittakeri Alta Floresta Antpitta
  Scricciolo di Antioquia Thryophilus sernai Antioquia Wren
  Tordo della varzea Turdus sanchezorum Varzea Thrush

5) sono state cancellate, per "lumping" o altre revisioni, sei specie

  Fagiano del Vietnam Lophura hatinhensis
Vietnamese Pheasant
  Zufolatore testagrigia Pachycephala griseiceps Gray-headed Whistler
  Garrulo scimitarra di Naung Mung Jabouilleia naungmungensis Naung Mung Scimitar-babbler
  Codirossone delle Amber Monticola erythronota Amber Mountain Rock-Thrush
  Codirossone di Benson Monticola bensoni Benson's Rock-Thrush
  Parula panciabianca Basileuterus hypoleucus White-bellied Warbler

6)
delle centinaia di trasformazioni, piccole e grandi, splitting e lumping, cancellazione, aggiunta e modifica di sottospecie, cambio di nomi di genere e specie, alcune interessano i birdwatcher italiani. Qualche cambio è già stato incorporato nella Collins Field Guide, ma altri non ancora. Ecco di seguito quello che più ci interessa, sia dal punto di vista della compilazione della nostra life-list che da quello del corretto utilizzo dei nomi scientifici. Ecco qua, in ordine tassonomico (quello nuovo...)

a) nella remota possibilità che qualcuno di voi abbia visto il Martin pescatore golabianca (meglio conosciuto come Martin pescatore di Smirne) Halcyon smyrnensis solo nelle Filippine, deve depennarlo dalla propria lista e segnare invece il Martin pescatore pettobruno, perchè la sottospecie gularis è stata elevata a rango di specie, endemica delle Filippine. Se volete ri-ticcare il Martin pescatore di Smirne, il posto più vicino è Turchia o Egitto



Martin pescatore golabianca (o di Smirne) (© Justbirds)


b) il Saltimpalo comune è stato splittato in tre specie buone Saltimpalo europeo Saxicola rubicola, Saltimpalo siberiano Saxicola maurus (in cui è stato splittato il gruppo - vedi sopra - monotipico stejnegeri: questa sottospecie non è granchè diversa dalla ssp. maurus, ma sembra che sarà una prossima specie buona) e Saltimpalo africano Saxicola torquatus. Nell'ambito di quest'ultima specie il CLO identifica due gruppi monotipici: albofasciatus dell'Etiopia, dal piumaggio altamente caratteristico (completamente bianco e nero) e sibilla del Madagascar, isolato geograficamente; due sottospecie candidate ad un prossimo split. La Collins Field Guide, pur fornendo ottimi ausili di identificazione per le due specie paleartiche, non le considera ancora specie buone

c) il "vecchio" Zigolo delle case Emberiza striolata è stato splittato in Zigolo delle case (propriamente detto) Emberiza sahari e Zigolo striolato Emberiza striolata. Non ci sono aree di sovrapposizione nei due areali di distribuzione (vedi nella checklist) e per questo motivo, pur essendo le due specie molto simili, non dovrebbero esserci problemi di identificazione. La Collins Field Guide incorpora già il cambiamento tassonomico del CLO.d) abbiamo una specie endemica dell'Italia! Non è vero perchè l'areale della specie in questione si estende anche alla Corsica, a Malta, a Creta, a un pezzetto di Svizzera, Francia e Slovenia: stiamo parlando della spesso vituperata Passera d'Italia Passer italiae. Discuteremo più approfonditamente questo "problema" in una sezione apposita di questa edizione di Eventi & News", ma esprimo qui le mie perplessità (non dovute naturalmente a studi personali, ma alla constatazione che il taxon italiae riferito al genere Passer nemmeno compare nelle precedenti due versioni della lista e che in quella 6.4 del 2009 era presente solo come sottospecie della Passera sarda Passer hispaniolensis. La Collins Field Guide dà ragione al CLO e illustra la nostra passerotta come specie buona



La Passera d'Italia è diventata secondo il CLO una specie buona; strana decisione, non suffragata da dati scientifici univoci (vedi testo). I coniugi qua sopra a sinistra sono stati sorpresi in tenero atteggiamento (© Justbirds). Fino a poco tempo fa lo Zigolo delle case che ho fotografato in Marocco mi faceva specie dal Maghreb all'India; non è più così dopo lo split della specie in due


e) il CLO riconosce, all'interno della famiglia Accipitridae, cinque nuovi generi, uno dei quali ci interessa da vicino: l'Aquila anatraia minore e l'Aquila anatraia maggiore (insieme all'Aquila anatraia indiana, già da tempo splittata dalla maggiore) passano dal genere Aquila al genere Clanga. Il Collins mantiene il vecchio genere



L'Aquila anatraia maggiore, Aquila clanga fino a ieri, è diventata per il CLO Clanga clanga (hanno cambiato genere anche l'Aquila anatraia minore e l'Aquila anatraia indiana. Quello raffigurato è un giovane della forma "fulvescens" (© Dick Forsman)


f) gran casino nel mondo di cannaiole e canapini. Il genere di quattro delle nostre specie: Canapino asiatico, Canapino di Sykes, Canapino pallido orientale e Canapino pallido occidentale è cambiato da Hippolais a Iduna (cambiamento già recepito dal Collins); questo non mi ha provocato grandi sussulti, che invece mi hanno scosso quando ho saputo dell'altro cambiamento (per la verità di specie non appartenenti al Paleartico Occidentale ma all'Africa): due delle tre specie del genere Chloropeta, in effetti vagamente somigliante ai nostri canapini sia per forma che per jizz, sono state posizionate anch'esse nel genere Iduna e io, che gli avevo affibbiato un bel Cloropeta anche in italiano, sono rimasto in braghe di tela. Le ho trasformate sic et simpliciter in "canapini" tanto, come ho detto, ci assomigliano davvero. La terza specie di Chloropeta è stata trasformata in un orrido Calamonastides: me ne fotto, canapino anche lei! E infine quella che era una Cannaiola beccogrosso Acrocephalus aedon è diventata anche lei un'Iduna, quindi Canapino beccogrosso (in effetti l'immagine del Collins, che non ha ancora recepito il cambio di genere, ricorda molto di più un canapino che un acrocefalo)



Quattro specie del genere Hippolais sono state assegnate al genere Iduna (che comprende ora anche una specie del genere Acrocephalus). Quello illustrato nella fotografia è un Canapino di Sykes Iduna rama (© J. M. Garg, Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported)

IOC (International Ornithologists’ Union) World Bird List

BirdLIfe International

Bird Families of the World

Taxonomy in Flux Checklist 2.83 Due parole su questa lista, che sarà discussa in dettaglio nell'articolo completo sulla mia "Lista degli Uccelli del Mondo in Italiano", che sarà pubblicata prossimamente su questo sito. Le linee generali sono descritte nella home page al link incluso nel titolo. Quello che rende molto interessante questo lavoro (a cura di John H. Boyd III) è che non si limita ad una sequenza di specie, ma illustra, a livello gerarchico di Ordini e Famiglie, i dendrogrammi degli alberi filogenetici che facilitano la comprensione dei rapporti tra taxa vicini e lontani.

aggiornamento 2015. Tutto quanto descritto in questa pagina è ancora in essere, tranne il Barbetto del Sira, che è tornato ad essere una sottospecie del Barbetto bandascarlatta Capito wallacei.


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