Polar Bear Safari  
safari all'Orso polare (e ottime chances di Girfalchi e Civette delle nevi)
5 giorni/4 notti: 27 - 31 ottobre 2016
6 giorni/5 notti: 10/15 • 13/18 • 19/24 • 25/30 ottobre 2016 • 28 ottobre - 2 novembre 2016 • 3 - 8 novembre 2016
6 giorni/5 notti "ultimate tour"(*): 22/27 ottobre 2016 • 31 ottobre - 5 novembre 2016
6 giorni/5 notti "special tour"(*): 15/20 • 16/21 ottobre 2016 • 13 - 18 novembre 2016
7 giorni/6 notti: 5/11 • 6/12 • 9/15 • 10/16 novembre 2016



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Galleria Trip Report


Itinerario in breve

1° giorno) arrivo a Winnipeg. Briefing, cena di benvenuto e pernottamento
2° giorno) volo a Churchill. Museo Inuit
3°/4° o 5°/6° giorno) escursioni in Tundra Buggy
5° o 6° giorno) mattinata a disposizione. Volo a Winnipeg. Farewell dinner e pernottamento

Mappa interattiva




Scheda tecnica

Sistemazioni alberghiere: ottimi hotel e lodge

Difficoltà: nessuna

Bibliografia
: tra le numerose monografie sull'Orso polare, questa ci sembra la migliore:
Polar Bears: The Natural History of a Threatened Species, di Ian Stirling, A & C Black;
Mammals of North America, di Roland W Kays e Don E Wilson, Princeton University Press;
Handbook of the Mammals of the World, Volume 1: Carnivores, Don E Wilson & Russell A Mittermeier eds., Lynx Edicions
Walker's Carnivores of the World, Ronald M Nowak ed., Johns Hopkins University Press

Costo del tour:
USD 4.595 per l'itinerario 5 giorni/4 notti;
USD 5.395 per l'itinerario 6 giorni/5 notti;
USD 5.695 per gli "ultimate tour";
USD 5.495 per gli "special tour";
USD 5.795 per l'itinerario 7 giorni/6 notti
(tutti i prezzi si intendono Winnipeg/Winnipeg)

Numero massimo di partecipanti: il Tundra Buggy ospita fino a 40 passeggeri, ma Churchill Nature Tours limita ogni suo tour a 18 passeggeri, in modo che ciascun partecipante abbia un finestrino a disposizione

 

L'orso polare è immediatamente riconoscibile dalla pelliccia bianca. Diversamente da altri mammiferi dell'Artide, non cambia in estate il colore in uno più scuro. I peli non sono di bianco realizzato con pigmenti, ma sono cavi e non pigmentati come i capelli bianchi negli esseri umani. Il muso allungato e il collo altrettanto lungo aiutano l'Orso polare a ispezionare le buche nel ghiaccio alla ricerca di foche e i possenti quarti posteriori gli permettono di trascinare le pesantissime prede (© Alan D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)


Intro

Se guardiamo la cartina del Canada, possiamo osservare il grande "buco" che si approfonda nella parte nordorientale del paese. Possiamo immaginare che qualcuno (il tempo e le bizze delle ribollenti masse sotterranee) abbia graffiato anno dopo anno, millennio dopo millennio, la terra della baia e l'abbia ributtata un poco più a nord, accumulandola nei mille monticelli che formano oggi il rosario di isole che si estende tra Canada e Groenlandia; Baffin, Ellensmere, Victoria, Parry e altre cento isole diventano, in inverno, un unico lastrone di ghiaccio, regno degli ultimi cacciatori Inuit. La cittadina di Churchill, il più importante centro sulla Baia di Hudson, è un villaggio di poche case, ma tra i naturalisti ha assunto fama mondiale per due bestiole che vivono vicino ad essa. Del piccolo e delizioso Gabbiano di Ross parliamo a proposito del birding-tour in Manitoba; l'altra creatura è molto, molto più grossa, appartiene alla classe dei Mammiferi ed ha decretato il successo turistico del piccolo borgo di Churchill: si tratta dell'Orso polare, conosciuto anche come Orso bianco, che a ottobre migra letteralmente attraverso le case della cittadina. Churchill è conosciuta come la capitale mondiale dell'Orso polare, e a ragione perché, pur potendosi ammirare l'enorme carnivoro anche in altre parti del mondo, a Churchill ci sono le migliori condizioni per incontri ravvicinati e splendide opportunità fotografiche. I tour proposti in questa pagina del sito hanno come obiettivo primario l'osservazione dell'Orso polare, ma non mancheranno occasioni di birdwatching e di incontrare altri mammiferi. Le osservazioni degli Orsi polari vengono a bordo di speciali veicoli alti più di tre metri chiamati Tundra Buggy, appositamente studiati per viaggiare nella tundra gelata (alcuni sono allestiti per il pernottamento a bordo!): gli orsi, pur se appaiono amichevoli e giocherelloni, sono animali estremamente pericolosi e non sono rarissimi gli incidenti, quasi sempre dovuti all'imprudenza dell'uomo. Dai Tundra Buggy potremo osservare e fotografare i bianchi orsi da pochi metri, potremo vederli lottare e giocare, ergersi immensi sulle zampe posteriori, girarsi verso il nostro veicolo annusando il cibo su di esso (sia le vettovaglie che noi stessi!) e qualche volta appoggiarsi ai fianchi del veicolo con fare inquisitivo (ecco perchè i Buggy sono alti tre metri!). L'Orso polare non sarà l'unico mammifero delle nostre avventure: vedremo anche Caribù, Volpi artiche e Lepri artiche. Durante le uscite nella tindra vedremo anche qualche specie di uccelli, pochi ma molto interessanti; prima fra tutti la candida Civetta delle nevi che, in autunno, è abbastanza comune a Churchill; potremo vedere questo candido gufo appollaiato, bianco su bianco, sulla neve. L'altra chicca ornitologica di Churchill è il Girfalco, il più grande falco del Nordamerica, che potremmo anche vedere nelle sue acrobazie aeree a caccia di Pernci bianche. Un altro spettacolo che ci offrirà Churchill è quello delle straordinarie pennellate di colore che si inseguono nella notte artica, l'Aurora Boreale. Ogni tour è accompagnato da un esperto naturalista locale che ci terrà interessanti lezioni sulla biologia ed etologia dell'Orso polare e dell'ecologia della regione artica. Sarà possibile anche visitare il museo Inuit di Churchill ed effettuare un suggestivo volo in elicottero sulla tundra intorno alla città.


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Itinerario dettagliato    
1° giorno) arrivo a Winnipeg, cena di benvenuto e briefing sul tour. Pernottamento a Winnipeg.

2° giorno) volo a Churchill, visita alla città e al museo esquimese. Tre (quattro) notti al Seaport Hotel. La cittadina di Churchill, conosciuta come la "Capitale Mondiale dell'Orso Polare" conta poco meno di un migliaio di anime e vive, oltre che di turismo naturalistico, di commercio: Churchill è infatti il terminale della Hudson Bay Railroad, che porta alla città ogni genere di merci, soprattutto grano, che vengono distribuite dal porto della città a tutto il mondo. La storia di Churchill è soprattutto quella dei nativi americani: la gente Thule, gli antenati degli Inuit, arrivò qui intorno all'anno 1000; più tardi la regione intorno a Churchill fu colonizzata da diverse tribù della Nazione Indiana tra cui Dene, Chipewyan e Cree. La più importante voce dell'economia locale è, come accennato, il turismo naturalistico; migliaia di appassionati vengono a Churchill in autunno per vedere la spettacolare migrazione dell'Orso polare e la fantastica Aurora Boreale; in primavera gli appassionati di uccelli si recano a Churchill per la meravigliosa avifauna locale (uno dei pochi posti al mondo sove si può vedere il Gabbiano di Ross) e in estate per ammirare i branchi di Beluga che entrano nelle acque dell'estuario del fiume Churchill per partorire.

3° e 4° giorno) escursioni nella tundra per il polar bear-watching (**). A bordo del Tundra Buggy effettueremo escursioni nella tundra ghiacciata intorno a Churchill, alla ricerca dell'Orso polare. Non ci vorrà molto perchè, in effetti, gli orsi migrano letteralmente attraverso la cittadina. Al sicuro sul terrazzino del veicolo (l'Orso polare sembra carino e giocherellone, ma in realtà è terribilmente pericoloso) potremo scattare eccezionali fotografie al candido animale ed ammirarlo mentre trotterella sul ghiaccio, combatte, più o meno per gioco, con suoi simili o se ne sta stravaccato sul ghiaccio. Lo vedremo sicuramente puntare verso il nostro veicolo attirato dall'odore del pasto ed ergersi contro le sue pareti (ecco perché il Tundra Buggy è alto tre metri!). Tra un Orso polare e l'altro vedremo anche Volpi polari, Caribù, Lepri artiche, e, se fossimo molto fortunati, il Lupo! Tra gli uccelli, Civette delle nevi, Girfalchi, Pernici bianche, Zigoli di Lapponia. La sera potremo assistere al fantastico spettacolo dell'Aurora Boreale.

5° giorno) mattinata a disposizione. Volo pomeridiano a Winnipeg. Cena e pernottamento a Winnipeg.



(*) si rimanda al sito di Churchill Nature Tours per le specifiche di "ultimate tour" e "special tour"

E' possibile fermarsi uno o più giorni prima della ripartenza per l'Italia (così come arrivare uno o più giorni prima del volo previsto per Churghill) e visitare a celebre palude di Oak Hammock, uno dei più importanti hot-spot di birdwatching del Manitoba, Canada e dell'intero Nordamerica. Oak Hammock è uno splendido mosaico di ambienti, dai boschi di pioppi e querce alle praterie, dalle paludi ai canneti. In questo paradiso naturale sono state registrate più di 25 specie di mammiferi, 300 di uccelli e diverse specie di rettili e pesci; gli amanti degli insetti potranno lustrasi gli occhi con splendide libellule e farfalle. Oak Hammock è interessante soprattutto in primavera, nel pieno della migrazione, ma anche nel tardo autunno e in inverno il birdwatching è emozionantissimo. Anzi, alcune specie di uccelli che svernano nelle paludi sono ancora più rari e interessanti; ad Oak Hammock è facile incontrare, ad esempio, la Civetta delle nevi. Sugli specchi d'acqua innumeri Oche canadesi galleggiano leggere, accompagnati da altri e più piccoli Anatidi, come il Fischione americano, la Canapiglia, il Germano reale, la Marzaiola americana, l'Alzavola americana, il Codone comune, la Moretta minore, il Gobbo della Giamaica, il Quattrocchi comune. Sono ben quattro le specie di svassi di Oak Hammock: Podilimbo, Svasso piccolo, Svasso cornuto, Svasso collorosso. La superficie del lago è controllata attentamente dai voli radenti dell'Albanella americana (cugina prossima della nostra Albanella reale) e da quelli, un pò più alti, di Poiane codarossa e Poiane calzate. Tra i falchi è comune il Gheppio americano, ma occasionalmente sono stati osservati il Falco pellegrino, lo Smeriglio e il Falco delle praterie (contrariamente alle prime due, una specie tipicamente americana). Le sponde fangose del lago ospitano molti limicoli: Piviere dorato americano, Pivieressa, Corriere vocifero, Totano zampegialle maggiore, Totano zampegialle minore, Pittima marmorizzata, Corriere semipalmato, Piro piro dorsobianco, Gambecchio di Baird, Gambecchio americano, Piro piro pettorale, Piro piro pettorossiccio minore, Piovanello pancianera, Beccaccino di Wilson, Falaropo di Wilson. Il Rallide meglio rappresentato a Oak Hammoch è la Folaga americana, seguita a ruota dal piccolo Sora che, pur se molto vocifero, è molto restio a farsi vedere allo scoperto. Per quanto attiene ai Laridi, la palude è piena dei voli di Gabbiani reali americani, Gabbiani di Franklin, Gavine americane, Sterne di Forster e Mignattini comuni. I canneti e le erbe alte che circondano la palude nascondono (è proprio il caso di dirlo) decine di specie di uccelletti: Scricciolo delle case, Scricciolo dei carici, Scricciolo di palude, Passero di palude, Passero golabianca, Vaccaro testabruna. Fortunatamente Oak Hammock ospita anche uccelletti splendidamente colorati, come il Merlo testagialla, il Merlo alirosse, la melodiosissima Sturnella occidentale. Tra le altre specie possibili a Oak Hammock ricordiamo: Picchio aurato, Allodola golagialla (per qualche autore specie buona, diversa da quella eurasiatica), Regolo caporubino, Tordo di Swainson, Tordo eremita, Pigliamosche minuto (uno del terribile complesso Empidonax, una decina di pigliamosche tutti assolutamente identici tra loro!), Re dei tiranni orientale, Vireo canoro, Corvo americano, Bobolink, Merlo di Brewer, Cardellino americano, Organetto comune (specie buona per qualche tassonomista, diversa da quella eurasiatica), Zigolo di Lapponia, Zigolo delle nevi.

 

L'Orso polare ha sviluppato un eccezionale adattamento alla vita nell'Artico: è isolato termicamente dal freddo molto bene; una caratteristica interessante della pelliccia è che, fotografata con luce ultravioletta, compare nera, ha quindi, come ulteriore meccanismo di produzione di calore, un'elevata capacità di assorbimento alle frequenze UV, pur essendo bianca. I piedi larghi e pelosi e le unghie corte e affilate gli permettono un'eccellente aderenza al terreno ghiacciato (© Alan D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)




Gli Orsi polari spesso giocano tra di loro alla "lotta", ma durante la stagione riproduttiva i maschi ingaggiano combattimenti veri e propri che spesso lasciano ferite sulla robusta pelliccia (© Alan D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)




Tre curiosi Orsi polari ispezionano un sottomarino della marina militare statunitense nei pressi del Polo Nord Chief Yeoman Alphonso Braggs, US-Navy, Public Domain)




Il Tundra Buggy fu inventato e costruito da Leonard D. Smith nel 1979; fu ideato per studiare da vicino il comportamento dell'Orso Polare nella Cape Churchill Wildlife Management Area. In seguito, e ancora oggi, è stato utilizzato per scopi ricreativi: trasporta i fotografi e naturalisti che desiderano vedere da vicino, e al sicuro, lo splendido animale (© Frontiersnorth, CC BY-SA 3.0)




Il Girfalco è uno degli uccelli più interessanti che potremo vedere nella tundra di Churchill. Questo grosso falco ha piumaggio che va dal bianco candido (in Groenlandia) al grigio scuro, quasi nero. In Manitoba è presente la forma intermedia, dal piumaggio grigio (© Ómar Runólfsson, CC BY 2.0)




La Civetta delle nevi è un vero e proprio fantasma della tundra ghiacciata; vola senza il minimo rumore per piombare sui lemming di cui primariamente si ciba; la Civetta delle nevi può uccidere mammiferi più grossi, come Marmotte ed Ondatre, e non disdegna, se capita, anatre, pernici, limicoli e pesci (© Alan D. Wilson, Creative Commons 3.0 Unported)


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25086 Rezzato (BS)
+39 348 8713313
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