Nuova Zelanda
all blacks & all birds
27 dicembre 2016 - 18 gennaio 2017

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Endemic Photogallery Trip Report


Itinerario in breve

1° giorno) volo Milano - Auckland via Los Angeles
2° giorno) in volo (attraversamento linea della data)
3° giorno) arrivo ad Auckland. Muriwai Beach & Waitakere Forest
4° giorno) Tiri Tiri Matangi
5° giorno) trasferimento a Puketi. Northland. Puketi State Forest
6° giorno) Northland. Trasferimento ad Auckland
7° giorno) escursione in battello nel Golfo di Hauraki. Trasferimento a Miranda. Firth of Thames
8° giorno) Firth of Thames. Trasferimento al Pureora Forest Lodge
9° giorno) Pureora Forest National Park. Trasferimento a Okahune
10° giorno) Tongariro National Park. Trasferimento a Wellington. Traghetto a Picton
11° giorno) escursione in battello nel Marlborough Sounds Maritime Park fino al Queen Charlotte Sound. Trasferimento a Kaikoura
12° giorno) pelagic trip a Kaikoura
13° giorno) trasferimento a Punakaiki. Canterbury Plains. Arthur's Pass. Pancake Rocks. Paparoa National Park
14° giorno) trasferimento a Franz Josef. Franz Josef Glacier. Westland Tai Poutini National Park. Okarito
15° giorno) trasferimento a Omarama. Moreaki Lake. Knights Point
16° giorno) Mackenzie Country
17° giorno) trasferimento a Te Anau
18° giorno) Fiordland National Park. Escursione in battello nel Milford Sound
19° giorno) trasferimento a Invercargill. Tautuku Estuary. Traghetto a Stewart Island
20° giorno) Stewart Island. Escursione in battello. Ulva Island
21° giorno) traghetto a Invercargill. Baia di Otago. Taiaroa Head. Trasferimento a Dunedin
22° giorno) volo Dunedin - Auckland e coincidenza per Milano, via Los Angeles
23° giorno) arrivo a Milano


Mappa interattiva



Scheda tecnica

Sistemazioni alberghiere: lodge e hotel di buona levatura lungo tutto l'itinerario.

Difficoltà: nessuna

Bibliografia: The Hand Guide to the Birds of New Zealand, di Heather & Robertson, Oxford University Press

Costo del tour: Euro 6.600

Numero massimo di partecipanti: quattordici





L'Uccello delle tempeste di Nuova Zelanda è una specie creduta estinta fino al 2003 quando, dopo un'assenza di più di un secolo, fu riavvistata nelle acque intorno a Little Barrier Island, nel Golfo di Hauraki. Il piccolo uccello delle tempeste è il target principale della nostra escursione in battello ad Hauraki (© Aviceda, CC BY 3.0)



Questo Testabianca (conosciuto in lingua maori come Popokotea) è una delle tre specie, endemiche della Nuova Zelanda, di Mohouidae, una famiglia creata recentemente perchè riconosciuta filogeneticamente separata da quella dei Pachycephalidae. Con un pò di fortuna potremmo vederle tutte e tre (© Andrew, CC BY 2.0)


 

Questo è l'uccello emblema della Nuova Zelanda, della sua straordinaria avifauna, della distruzione che l'uomo ha portato sull'isola, della tenacia con cui lo stesso uomo ha tentato, a volte riuscendoci, di porre riparo alle sue stupidità. Il Kakapo, detto anche "pappagallo gufo" per la forma e il piumaggio della faccia, è uno Psittacidae notturno e inetto al volo, una pacchia per gli ermellini introdotti per controllare l'esplosione demografica dei conigli, a loro volta introdotti per far divertire i cacciatori colonizzatori che così non avrebbero avuto nostalgia dell'albionica madrepatria. Oggi sono solo 126 gli individui esistenti, ma gli sforzi delle organizzazioni ambientalistiche coinvolte nel progetto di reintroduzione e tutela sono stati premiati e la popolazione è in aumento. Purtroppo non sarà possibile vedere questo splendido animale, al di fuori di ogni rotta turistica (© Mnolf, CC BY-SA 3.0)


Intro

Proprio dall'altra parte del mondo esiste, curiosamente simile ad un'Italia rovesciata e spezzata in due, un arcipelago che sembra sconvolgere, con la sua esistenza e con i suoi "strani" paesaggi naturali, ogni nostra idea del Pacifico. La Nuova Zelanda, situata a soli duemila chilometri a sud-est dell'Australia, è infatti una terra coperta da lussurreggianti foreste, graffiata da profondi fiordi, percorsa da spettacolari catene montuose ed immensi ghiacciai. La Nuova Zelanda è il più grosso frammento, tra le migliaia di isole dell'Oceano Pacifico, di un continente antichissimo: questa preziosa scheggia di terra porta nell'identità dei suoi abitanti e nei tratti della sua natura le stigmate del lunghissimo isolamento che ha subito. Ma porta anche i segni di una terribile aggressione: forse nessun lembo di natura ha subito tali e tante angherie come la Nuova Zelanda, dove il brutale impatto con l'uomo, avvenuto in tempi recentissimi, ha portato all'estinzione di decine di specie di animali tra le più rare, e alla devastazione di uno dei patrimoni di cultura naturale più ricchi della Terra. Nonostante ciò, la Nuova Zelanda rimane una fantastica arca di Noé, dove animali favolosi vivono in scenari di maestosa bellezza. Ben diversa dalla vicina Australia, la Nuova Zelanda evoca paesaggi boreali, tanto che l'isola venne battezzata dai colonizzatori europei "la Svizzera del Pacifico". Le alte vette innevate, gli sconfinati ghiacciai, i vulcani e i geyser, i cristallini laghi montani e i tortuosi fiordi bordati da magnifiche e brumose foreste di pini kauri e betulle antartiche, a tutto possono far pensare meno che ad un paese così vicino ai torridi deserti australiani. Ma la Nuova Zelanda è famosa tra i naturalisti per i sorprendenti animali che la abitano: veri e propri fossili viventi che sembrano usciti dalla notte dei tempi. L'isola non possiede mammiferi autoctoni e quelli introdotti sono stati responsabili della quasi estinzione di molte delle specie di uccelli che rappresentano il target principale della nostra vacanza, gli straordinari uccelli endemici della Nuova Zelanda, i cui nomi dalle molte kappa tradiscono l'originaria terminologia Maori, la popolazione nativa dell'isola. Il Kiwi, primo tra tutti, eletto a simbolo della nazione, di cui cercheremo, di notte, armati di torce e buona volontà, le cinque specie riconosciute dai tassonomisti; e poi il Kea, uno dei più sorprendenti pappagalli del mondo, e poi un altro pappagallo con la cappa, il Kaka, e il massiccio Takahé, un pollone sultano dal becco enorme: giunto ad un passo dall'estinzione, è stato trasferito, come molti altri endemismi, su diverse isole di North e South Island ad opera dei locali conservazionisti ed ora il suo destino appare più tranquillo; e poi il Kokako, il Sellarossa, il leggendario Cavaliere nero, il Beccotorto e tante altre stranezze locali (nella barra sotto il titolo c'è un link per accedere ad una pagina espressamente dedicata ad una galleria fotografica degli endemismi neozelandesi). Un'avventura di birdwatching a contatto con gli uccelli più rari e curiosi della Terra, su uno dei palcoscenici naturali più spettacolari, un'avventura naturalistica da non perdere. L'itinerario prenderà le mosse da Auckland, da dove, dopo una breve visita alla spiaggia di Muriwai e alla foresta di Waitakere, ci trasferiremo all'isola di Tiri Tiri Matangi, dove vedremo quasi tutti gli endemismi localizzati del nord, incluso il Kiwi macchiato minore. Ci trasferiremo poi nella penisola di Northland, fermandoci in alcune aree umide dove vedremo gli endemismi acquatici e nella Foresta di Puketi, dove vedremo il nostro secondo kiwi, il Kiwi bruno settentrionale. Ritorneremo poi ad Auckland ed effettueremo un'escursione in battello nel Golfo di Hauraki, con il preciso compito di vedere l'Uccello delle tempeste di Nuova Zelanda, una specie creduta estinta fino al 2003 quando, dopo un'assenza di più di un secolo, fu riavvistata nelle acque intorno a Little Barrier Island. Scenderemo poi a Miranda, dove sulle spiagge della baia Firth of Thames gli amanti dei limicoli andranno in visibilio: migliaia di uccelli e un altro target preciso: il Beccotorto, l'unico limicolo al mondo con il becco curvato sul piano orizzontale. Proseguiremo verso sud raggiungendo la spettacolare foresta di Pureora, dove i puristi che avessero qualche perplessità sui Kokako introdotti a Tiri Tiri Matangi, potranno tirare un sospiro di sollievo vedendo questo sericeo uccellone saltellare sulla volta della foresta (compito peraltro assolutamente non facile, in considerazione dell'elusività dell'animale). Ancora verso sud, al Tongariro National Park, uno spettacolare parco di montagna dove, lungo i torrenti impetuosi, cercheremo l'Anatra blu, parente prossima, per usi e costumi, dell'Anatra dei torrenti sudamericana. Arriveremo a Wellington dove attraverseremo lo Stretto di Cook, "saltando" su South Island. Incominceremo l'esplorazione dell'Isola Meridionale con una gita in battello nel Marlborough Sounds Maritime Park fino al Queen Charlotte Sound per poi trasferirici a Kaikoura, dove un'altra escursione in barca farà aumentare la nostra lista di pelagici. Attraverseremo poi l'Isola Sud passando per le pianure di Canterbury, ingraziosite da centinaia di Sterne frontenera, una delle tre specie endemiche di gabbiani & affini, e lo spettacolare Arthur's Pass, dove saremo intrattenuti da quello che è anche chiamato il "pagliaccio di montagna", il pappagallo Kea, che spesso si diverte a derubare i turisti di cibo e piccoli oggetti! Sulla costa occidentale, lungo il Mare di Tasmania, ci fermeremo alle Pancake Rocks e arriveremo alla Foresta di Paparoa per l'appuntamento con il terzo kiwi, il Kiwi macchiato maggiore (il più arduo di tutti). Raggiungeremo poi il ghiacciaio Franz Josef e lì vicino, a Okarito, incontreremo il quarto kiwi, il Kiwi bruno di Okarito. Ci trasferiremo poi nell'entroterra, non prima di aver fatto una gita lungo il lago Moreaki e a Knights Point, dove vedremo i nostri primi Pinguini del Fiordland. Omarama sarà il punto di partenza per l'esplorazione del Mackenzie Country, una regione di laghi, delta interni, praterie e ghiareti dove cercheremo l'endemismo più raro ed affascinante della Nuova Zelanda, il favoloso Cavaliere nero, di cui ormai rimangono solo un'ottantina di individui. Visiteremo il meraviglioso Fiordland National Park, la cui bellezza è difficilmente esprimibile a parole; il valore aggiunto ornitologico del parco è la presenza dell'estremamente localizzato Scricciolo di South Island. Traverseremo poi lo stretto di Foveaux per raggiungere Stewart Island, dove ci godremo l'ultimo kiwi, il Kiwi bruno meridionale e uno sbarco all'isola di Ulva, ottimo esempio di oculata gestione ambientale. Riattraverseremo lo stretto di Foveaux e faremo la nostra ultima escursione a Taiaroa Head, sulla Baia di Otago, dove potremo ammirare l'unica colonia continentale di Albatros reali settentrionali, insieme a due cormorani endemici, il Cormorano bronzeo e il Cormorano caruncolato.


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Itinerario dettagliato    
1° giorno) volo Air New Zealand Milano - Auckland via Los Angeles.

2° giorno) in viaggio. L'attraversamento della "linea della data" ci farà perdere questo giorno.

3° giorno)
arrivo ad Auckland e trasferimento in un hotel della città, dove pernotteremo. Chi vorrà riposarsi avrà tutto il pomeriggio a disposizione, ma chi volesse sperimentare fin da oggi la bellezza della Nuova Zelanda, potrà effettuare un'escursione alla spettacolare costa di Muriwai, dove vedremo la grande colonia di Sule australasiatiche e il nostro primo endemismo "acquatico", lo splendido Corriere pettorosso, e alla vicina foresta di Waitakere, dove una facile passeggiata ci farà vedere anche i primi endemismi terragnoli, come il grosso Piccione di Nuova Zelanda, il Campanaro di Nuova Zelanda e lo splendido Tui, due delle decine di specie australo-pacifiche di succiamiele & affini (famiglia Meliphagidae).

4° giorno) attraverseremo oggi la baia di Auckland per arrivare all'isola Tiri Tiri Matangi, dove pernotteremo. Quest'isola è giustamente celebre perché, dopo esere stata accuratamente derattizzata, è stata ripopolata con molte delle specie di uccelli endemici della Nuova Zelanda e a rischio d'estinzione. Gli uccelli qui sono in completa libertà e le nostre osservazioni saranno genuine. Molte delle specie endemiche della Nuova Zelanda sono presenti sia nell'Isola Settentrionale che in quella Meridionale e alcuni Autori considerano le due sottospecie specie buone; cercheremo quindi di vedere gli endemismi sia a nord che a sud così da poter ticcare la specie anche dopo essere ritornati in Italia, quando la revisione della tassonomia sarà accettata, comodamente nel salotto di casa! Tra le specie endemiche localizzate vedremo lo Hihi, estinto sul continente e di incerta affinità (si è meritato una famiglia tutta sua, i Notiomystidae), il Sellarossa (la fotografia spiega benissimo il nome), una delle sole due specie della famiglia dei Callaeidae, endemica della Nuova Zelanda, il Kokako, l'altro Callaeidae, una bestia grossa quanto una ghiandaia molto difficile da osservare anche sulla piccola isola (ma avremo ulteriori possibilità più avanti nel tour). Vedremo il grazioso Parrocchetto fronterossa, una delle tre specie di parrocchetti endemici della Nuova Zelanda (anche se questa specie è presente anche negli arcipelaghi delle Kermadec e Chatham) e potremo vedere da vicino il massiccio e arcigno Takahe, il più grosso rallo vivente; una piccola popolazione è stata introdotta sull'isola e dovremo stare attenti a non avvicinarci troppo: l'animale è discretamente aggressivo e nessuno di noi vorrebbe essere beccato da quel becco! Rivedremo il Tui e il Campanaro di Nuova Zelanda, a cui si aggiungerà la deliziosa Petroica di Nuova Zelanda (le petroiche del Pacifico sono equiparabili ai nostri pettirossi), il Testabianca (una delle tre specie della nuova famiglia Mohouidae, recentemente riconosciuta ed endemica della Nuova Zelanda), la Gerigone grigia, il Codaventaglio di Nuova Zelanda e l'Alzavola bruna, tutti endemismi neozelandesi. La sera effettueremo un'escursione alla ricerca del primo dei nostri kiwi, il Kiwi macchiato minore; come tutti i kiwi, questa specie ha una vista pessima, così affida all'odorato la ricerca del cibo: vedremo l'animale aggirarsi ai bordi della foresta raspando il terreno con i suoi poderosi artigli e ficcando il becco nelle buche dove cattura gli insetti di cui si nutre.

5° giorno) ci trasferiremo oggi nel Northland, la penisola più settentrionale della nuova Zelanda, dove abbiamo un appuntamento con il nostro secondo kiwi, il Kiwi bruno settentrionale. Lungo il percorso ci fermeremo in numerose aree umide costiere, dove vedremo una pletora di uccelli acquatici, tra cui un altro due endemismo, la splendida Casarca del paradiso. Sulle rocce che frastagliano la costa vedremo Cormorani comuni, Cormorani macchiati (endemici), Cormorani bianconeri maggiori e minori, e sulle spiagge sabbiose e fangose Aironi facciabianca, Pavoncelle mascherate, Beccacce di mare variabili, Gabbiani del kelp, Voltapietre comuni, Sterne maggiori, Sterne frontebianca. Ben due specie di gabbiani sono endemici della Nuova Zelanda e delle sue isole subantartiche e non dovrebbe essere difficile vederle entrambe, il Gabbiano beccorosso e il Gabbiano becconero. Il lodge dove pernotteremo questa notte è situato a due passi dalla foresta di Puketi, l'area neozelandese dove è più facile (per quanto sia lo stesso difficilissimo) vedere il Kiwi bruno settentrionale; il manager del nostro lodge è anche un appassionato birdwatcher e con la sua guida il successo, pur se non garantito, sarà molto probabile. Usciremo la sera per vedere questo "uccellaccio" camminare nella foresta emettendo grugniti e altre poco musicali vocalizzazioni; avremo anche buone chance di vedere il Bubuk meridionale, una specie di gufo il cui nome è la traslitterazione del suo richiamo: buu buu. Nella foresta di Puketi vivono anche altri endemismi, e nel pomeriggio di oggi, prima della "kiwi excursion", ci concentreremo sul Kokako (molto, molto raro e difficile da localizzare) e sui più facili Tui, Gerigone grigia e Felciarolo (un uccelletto che potremo comunque vedere con quasi certezza nella South Island).

6° giorno) torneremo oggi a Auckland, fermandoci ancora nelle spiagge, lagune ed estuari che incontreremo lungo il percorso. Pernotteremo ancora ad Auckland.

7° giorno)
effettueremo in mattinata la prima delle numerosi escursioni in battello che ci porteranno lungo coste mozzafiato e ci faranno conoscere gli uccelli marini della Nuova Zelanda. Usciremo oggi nel golfo di Hauraki, con partenza dalla penisola di Whangaparoa. Sono decine le specie di pelagici che potremo vedere, ma il target principale della gita di oggi sarà l'Uccello delle tempeste di Nuova Zelanda, una specie scomparsa dalle scene del mondo per quasi un secolo e rilocalizzato nel 2003! Non c'è gruppo di uccelli marini che non sia ben rappresentato nel Golfo di Hauraki e ci godremo quindi una festa di albatros, berte, petrelli e uccelli delle tempeste. Ecco una selezione delle specie: Albatros di Nuova Zelanda (specie buona, fino a poco tempo fa sottospecie dell'Albatros urlatore), Berta piedicarnicini, Berta grigia, Berta di Buller, Berta minore fosca, Petrello aligrosse, Petrello di Pycroft, Petrello di Parkinson, Petrello nero, Petrello di Cook, Petrello tuffatore comune (i petrelli tuffatori sono la controparte australe delle nostre alche), Prione fatato, Uccello delle tempeste facciabianca. Nel pomeriggio partiremo alla volta di Miranda, una delle aree più importanti per la migrazione e lo svernamento dei limicoli dell'intero Pacifico. Gli amanti dei trampolieri andranno in visibilio! Pernotteremo a Miranda; poichè l'orario migliore per l'osservazione dei limicoli è quello di una/due ore prima o dopo l'alta marea, sincronizzeremo la nostra visita (pomeriggio di oggi o mattinata di domani, o entrambe le occasioni) con tale evento.

8° giorno) al di là della varietà di specie e dell'incredibile numero di individui, il maggior interesse per noi birdwatcher occidentali, qui a Miranda, è quello legato alla presenza, su queste spiagge, di un favoloso limicolo, il Beccotorto, l'unico trampoliere al mondo ad avere un becco curvato lungo l'asse orizzontale (e sempre a destra!); endemico della Nuova Zelanda, la popolazione non florida (circa 5000 individui) spiega l'inclusione della specie, da parte di BirdLife International, tra quelle vulnerabili. Una volta assolto il compito di vedere lo strano trampoliere, ci dedicheremo all'osservazione degli immensi stormi di limicoli, costituiti soprattutto da Pittime minori, Piovanelli maggiori e Voltapietre comuni. Ma potremo vedere specie più rare, come il Chiurlo orientale, il Gambecchio collorosso, il Piro piro siberiano, il Piviere dorato asiatico, il Corriere di Leschenault, il Piro piro del Terek, il Totano codagrigia. Altre tre specie di limicoli non migratori frequentano la baia Firth od Thames: la Beccaccia di mare di South Island (endemismo che nidifica nell'Isola Meridionale ma si disperde a tutta la Nuova Zelanda), il Corriere pettorosso e il bellissimo Cavaliere bianconero, controparte pacifica del nostro Cavaliere d'Italia. Tra le altre specie che potremo vedere nella baia ricordiamo: Cormorano macchiato (endemico), Cormorano nero minore, Germano del Pacifico, Garzetta del reef del Pacifico, Spatola reale, Albanella australasiatica. Nel pomeriggio partiremo per il nostro emozionante viaggio verso sud, fermandoci al lago Rotorua, dove potremo incamerare altri due endemismi "acquatici", il Tuffetto di Nuova Zelanda e la Moretta di Nuova Zelanda. Arriveremo in serata al Pureora Forest Lodge, dove pernotteremo.

9° giorno) effettueremo oggi un'escursione alla fantastica foresta di Pureora, partendo all'alba per avere le migliori chances di osservare bene e fotografare l'ospite più illustre della foresta, il Kokako. Per i puristi del birdwatching, che potrebbero avere qualche perplessità sui Kokako di Tiri Tiri Matangi, questa foresta è l'area migliore per osservare questo favoloso endemismo in una dei suoi territori originali sulla terraferma del continente. La meravigliosa foresta di podocarpi, alcuni vecchi di più di un millennio, rappresenta uno dei più vasti tratti di foreste primarie di North Island ed è riconosciuta come una delle più belle foreste pluviali del mondo. Oltre ai podocarpi, chiamati localmente Totara, la foresta ospita altre essenze dai suggestivi nomi maori, come tawa, kahikatea, matai, miro e rimu, rappresenta. Udire il flautato e melodioso canto del Kokako, all'alba, quando la luce filtra appena attraverso la volta della foresta, sarà uno dei momenti memorabili del tour. Altri endemismi della foresta sono il Kaka, il Parrocchetto frontegialla, uno dei celebri pappagalli neozelandesi con la "cappa", il Fuciliere (il suo nome gli deriva dai colori del piumaggio, molto simili a quello della divisa di un reggimento di fucilieri dell'età coloniale), la Petroica testagrossa, la Petroica di Nuova Zelanda, il Campanaro di Nuova Zelanda, il Tui, il Testabianca. Nel pomeriggio proseguiremo verso sud, fermandoci per la notte a Okahune, la nostra base per l'esplorazione del Tongariro National Park.

10° giorno) immediatamente a sud del lago Taupo, che è di per sè un immenso vulcano dormiente, si estendono i tre picchi, vulcanici anch'essi, che costituiscono il Tongariro National Park, che esploreremo alla ricerca della star ornitologica di questa regione: la rara, localizzata e vulnerabile Anatra blu. Quest'anatra frequenta i fiumi e torrenti impetuosi della Nuova Zelanda, sia sull'Isola Settentrionale che su quella Meridionale; è molto simile, come abitudini, all'Anatra dei torrenti sudamericana: possente nuotatrice, non vola quasi mai e nidifica in cavità di tronchi e del terreno. Passeremo tutta la mattinata e il primo pomeriggio nel parco e poi proseguiremo verso sud, raggiungendo Wellington, dove ci imbarcheremo sul traghetto che, attraversando lo Stretto di Cook, ci porterà su South Island; durante la traversata potremo vedere centinaia di uccelli pelagici di diverse specie: Pinguino minore, Albatros di Gibson (in passato sottospecie dell'Albatros urlatore), Albatros reale settentrionale, Albatros capobianco, Petrello del Capo, Berta frullina, Stercorario mezzano, Stercorario bruno, Ossifraga del sud, Ossifraga del nord. Pernotteremo a Picton.

11° giorno) potremo cogliere l'essenza naturalistica del Marlborough Sounds Maritime Park durante la crociera che effettueremo questa mattina fino al Queen Charlotte Sound. La regione settentrionale di South Island è uno splendido rosario di vallate e fiordi che ne frastagliano il profilo costiero. Il battello ci porterà dapprima vicino agli isolotti dove nidifica il raro (non più di 1.500 individui) ed endemico Cormorano caruncolato, per proseguire poi verso il punto dove Mare di Tasmania e Oceano Pacifico si incontrano. In quest'area le acque sono ricche di nutrienti, che attraggono centinaia di uccelli marini: vedremo albatros, berte e petrelli in gran quantità. Sbarcheremo su una dell isolette del Sound dove potremo vedere le sottospecie (specie buone?) di qualcuno degli endemismi già visti al nord. Nel pomeriggio ci trasferiremo a Kaikoura, dove pernotteremo due notti.

12° giorno)
la bellezza di Kaikoura è difficilmente descrivibile: le montagne innevate che corrono lungo la costa precipitano verso il mare turchese: lo zoccolo continentale è vicinissimo alla costa e le acque sono conseguentemente ricche di nutrienti che contribuiscono alla ricchissima vita marittima. Un'altra crociera ci porterà a pochi metri da albatros (potremmo osservarne fino a cinque specie) e altri uccelli marini: le opportunità fotografiche sono eccellenti! Ecco qui un altro piccolo elenco: Petrello del Fiordland, Petrello mentobianco, Albatros sopraccigli neri, Albatros reale settentrionale, Albatros reale meridionale, Albatros di Salvin, Albatros capobianco, Berta di Hutton, Ossifraga del nord, Ossifraga del sud. Non mancheranno i cetacei in questo "pelagic trip": Delfino scuro, Delfino di Hector, Orca, Globicefalo di Gray, Megattera, Balenottera minore antartica, Capodoglio. Nel pomeriggio avremo tempo a disposizione per un pò di relax, prima di avventurarci nei fiabeschi paesaggi di South Island.

13° giorno) attraverseremo oggi South Island, passando dall'Oceano Pacifico al Mare di Tasmania, attraverso le spettacolari Alpi Meridionali, percorrendo la via anticamente usata dai Maori. Il percorso si snoda dapprima nelle Canterbury Plains, i cui prati sono punteggiati da graziose (ed endemiche) Sterne frontenera. Effettueremo una piccola digressione verso sud e poi risaliremo verso nord-ovest: questo per darci l'opportunità di esplorare una vallata le cui foreste ospitano il più raro dei parrocchetti endemici della Nuova Zelanda, il Parrocchetto di Malherbe. Riusciti (o meno) nell'intento, proseguiremo verso il maestoso Arthur's Pass, che taglia le Alpi Meridionali, all'interno dell'Arthur Pass National Park. La nostra fermata sul passo, per le rituali foto, sarà allietata dal divertente (ed endemico) Kea, un altro dei pappagalli con la "cappa". Il Kea è conosciuto anche come "pagliaccio di montagna" per via della sua indole giocosa e per l'abitudine di strappare la gomma dalle ruote delle auto, probabilmente al solo scopo di divertirsi. Il Kea è l'unica specie nota di pappagallo ad attaccare altri animali, sebbene ciò accada raramente e le vittime siano soprattutto individui malati o caduti in trappola (la possibilità che l'animale possa uccidere persino pecore sane, come allevatori locali affermano, è destituita di fondamento). Saranno momenti gioiosi quelli in cui interagiremo con una delle più intraprendenti e intelligenti specie di uccelli! Proseguiremo poi per la costa occidentale di South Island, che toccheremo nei pressi di Greymouth; seguiremo poi la costa verso nord fermandoci ad ammirare le Pancake Rocks a Punakaiki: la fotografia a destra ne spiega il nome (i pancakes sono quelle deliziose specialità che vengono per solito adagiate sul piatto l'una sull'altra e irrorate di sciroppo d'acero); alla suggestione del paesaggio si aggiunge la presenza, sulle rocce, di Gabbiani beccorosso, Gabbiani becconero e Sterne frontenera, una splendida tripletta di endemismi. Arriveremo al nostro lodge di Punakaiki giusto in tempo per scaricare il bagaglio e seguire il nostro ranger locale che ci guiderà in un'escursione notturna alla ricerca del nostro terzo kiwi, il Kiwi macchiato maggiore, che, in tutto il suo areale neozelandese, offre una ragionevole possibilità di essere visto solo qui, nel Paparoa National Park.

14° giorno) anche oggi, scendendo verso sud, attraverseremo paesaggi di bellezza mozzafiato: un mosaico di ghiacciai, foreste e laghi cristallini. L'appuntamento più importante dei prossimi giorni è con il limicolo più raro del mondo e potremmo raggiungere direttamente il Mackenzie Country, se non fosse per un altro appuntamento, non meno importante, e cioé con il nostro quarto kiwi: il Kiwi bruno di Okarito fa parte del complesso "kiwi bruno", recentemente splittato in tre specie; l'areale di questo uccello è confinato alle foreste planiziali della regione occidentale di South Island e il nostro contatto locale ci permetterà, nell'ormai consueta escursione notturna, di vedere questo uccello dall'aspetto abbastanza preistorico. Pernotteremo a Franz Josef, la città che prende il nome dal Franz Josef Glacier (Ka Roimata in lingua maori), il ghiacciaio che, unico insieme al Fox Glacier, scende dalle Alpi Settentrionali fino a 300 metri di altitudine; i due ghiacciai sono situati all'interno del Westland Tai Poutini National Park e sono stati inseriti dall'UNESCO nella lista dei Patrimoni dell'Umanità.

15° giorno)
dopo aver esplorato la costa del Mar di Tasmania all'estremità settentrionale del Fiordland National Park (che visiteremo estensivamente nei giorni successivi) ci spingeremo nell'interno per raggiungere Omarama, dove pernotteremo due notti. Sulla costa faremo un salto ad una piccola colonia di Pinguini del Fiordland, un endemismo dell'Isola Sud (presente anche nelle isole subantartiche della Nuova Zelanda) e faremo una passeggiata al lago Moreaki, dove potremo vedere numerose specie di uccelli acquatici, come lo Svasso maggiore (ma forse preso Svasso australasiatico, specie buona), il Mestolone australiano, l'Alzavola grigia, la Moretta di Nuova zelanda, il Pollo sultano australasiatico (prossima specie buona), il Gabbiano del kelp. Nelle praterie intorno al lago spesso vola l'unica specie di rapace endemica della Nuova Zelanda e, con un pò di fortuna potremo vederla: si tratta del Falco di Nuova Zelanda. Nelle foreste intorno al lago incontreremo numerosi endemismi e potremo mettere nella lista le sottospecie meridionali di, ad esempio, Kaka, Piccione di Nuova Zelanda, Petroica testagrossa, Gerigone grigia, Campanaro di Nuova Zelanda, Tui. Potremmo inserire una specie nuova, endemica anch'essa, nella nostra checklist: il Pipipi, la seconda, in ordine di apparizione, della famiglia dei Mohouidae. E ci sorprenderà un poco vedere alcune specie che mai ci aspetteremmo di vedere qui (e in nessuna altra parte della Nuova Zelanda): il Germano reale, il Cigno nero, il Merlo comune, il Verdone europeo, il Cardellino europeo, il'Organetto comune (tutte ovviamente introdotte da Australia ed Europa). Ad Haast Pass fermeremo in una foresta di faggi dove il nostro target principale sarà il Testagialla (la terza e ultima delle tre specie dei Mohouidae, che, se vista, ci farà completare la lista dei membri della famiglia). potremo vedere qualche altra specie di uccelli silvani. Lasciateci alle spalle le dolci colline verdi di Otago, raggiungeremo Omarama, dove pernotteremo due notti.

16° giorno) il paesaggio intorno ad Omarama è costituito da praterie, fiumi, delta interni, lagune, laghi più e meno vasti circondati da ghiareti. In questo ambiente, soprattutto sui summenzionati ghiareti, si riproduce il limicolo più raro del mondo, lo splendido ed elegante Cavaliere nero. Il nome ricorda un personaggio della letteratura o del cinema (e in effetti esiste una serie di fumetti della Marvel intitolata Black Knight, appunto Cavaliere nero), ma qui parliamo di un limicolo simile, per dimensioni e portamento, al nostro Cavaliere d'Italia. Nel 1981 la popolazione mondiale di questo limicolo contava solo 23 individui e anche oggi non è delle più floride, assommando a 85 individui. La più importante causa di minaccia di estinzione è stata, ed è tuttora, la predazione da parte degli ermellini introdotti per controllare l'esplosione demografica di conigli e lepri, ma i mustelidi, molto più astuti degli uomini che li hanno portati in Nuova Zelanda, hanno trovato che predare uova e nidiacei degli uccelli locali era molto più facile; un problema meno importante, ma comunque significativo, è l'ibridazione con il Cavaliere bianconero, presente nelle stesse aree. Vedere da vicino il Cavaliere nero sarà un autentico privilegio ed uno dei momenti più emozionanti del tour. Insieme al superbo limicolo potremo vedere, sui laghi della zona, diverse specie di anatre, come la Casarca del paradiso, la Moretta di Nuova Zelanda, l'Alzavola grigia, il Germano del Pacifico, e avremo qualche chance di rivedere il Beccotorto, insieme a limicoli interessanti come la Beccaccia di mare di South Island e il Corriere doppiabanda.

17° giorno) ci trasferiremo oggi a sud, fino a Te Anau, porta di ingresso di una delle aree naturali più belle del mondo, la Fiordland World Heritage Area, il parco dei fiordi. Il Fiordland è il parco più vasto della Nuova Zelanda. I fiordi che incidono la costa penetrano per centinaia di chilometri entro l'isola meridionale e disegnano paesaggi da favola. Pernotteremo due notti a Te Anau.

18° giorno) con i suoi 12.500 chilometri quadrati, il Fiordland National Park è il più grande parco nazionale neozelandese; insieme ai parchi nazionali Aoraki-Mount Cook, Mount Aspiring e Westland, è stato inserito nel 1990 nell'elenco dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO. Durante le ultime ere glaciali, numerosi ghiacciai hanno scavato profondamente la costa del Fiordland; ne sono risultati alcuni dei più bei fiordi della Nuova Zelanda, il più famoso dei quali è il Milford Sound, dove effettueremo una gita in battello. Oltre a ciò i ghiacciai hanno letteralmente staccato alcune isolette dall'isola principale, come per esempio Secretary Island e Resolution Island. Ne è risultata una costa molto scoscesa, con i fiordi che partono dalle vallate della parte più meridionale della catena montuosa delle Alpi Meridionali fino al mare. Probabilmente questa regione potrebbe essere goduta dal nostro gruppo anche se non ci fossero uccelli, ma, fortunatamente, di uccelli ce ne sono, eccome. Avremo qualche opportunità di vedere il Testagialla, qualora lo avessimo mancato più a nord e cercheremo con impegno la specialità locale, lo Scricciolo di South Island; una volta diffuso anche nell'Isola Settentrionale, oggi il suo areale è confinato ad una piccola area del sud-ovest di South Island. L'area migliore dove cercarlo è la vallata di Hollyford che si estende ai lati della strada che porta al Milford Sound, uno dei più bei fiordi della regione. Lo scricciolo frequenta le praterie alpine, meravigliosamente drappeggiate di fiori multicolori. Nel primo pomeriggio raggiungeremo Milford Sound, dove potremo effettuare una crociera in questo fiordo, il più settentrionale del parco.

19° giorno)
ci trasferiremo oggi a Invercargill, dove ci imbarcheremo sul traghetto che ci porterà a Stewart Island, dove pernotteremo due notti a Oban. Lungo il percorso faremo un salto all'estuario del fiume Tautuku, nella bassa vegetazione intorno alla quale vedremo, o rivedremo, un altro endemismo di questo avvincente tour, il Felciarolo, un vicino parente della nostra Salciaiola. Il Felciarolo è diffuso in tutta la Nuova Zelanda e anche alle isole Snares, ma ovunque è molto localizzato. Arrivati a Oban la nostra guida locale ci porterà ad incontrare il nostro quinto kiwi, il Kiwi bruno meridionale che la sera esce dalla foresta per zampettare sulla spiaggia alla ricerca di cibo.

20° giorno) dedicheremo la mattinata ad un'emozionante crociera nel Pacifico, dove vedremo da vicino migliaia di uccelli marini, tra albatros, berte e petrelli. Tra i più grossi albatros ricordiamo l'Albatros capobianco, l'Albatros di Salvin, l'Albatros di Buller e l'Albatros reale meridionale e tra i petrelli il Petrello maculato e il Prione beccolargo. Potremmo incrociare anche qualche Stercorario bruno (o meglio Stercorario subantartico, una probabile specie buona), qualche Sterna antartica e, soprattutto, qualche Pinguino del Fiordland e Pinguino occhigialli, entrambi endemismi neozelandesi. Nel pomeriggio ci dedicheremo all'esplorazione della terraferma, dove potremo rivedere numerose specie endemiche e qualche novità come la Schiribilla uniforme, il Koel codalunga, il Cuculo bronzeo splendente, la Pispola australasiatica. Ma la parte più emozionante del viaggio sarà lo sbarco nell'isoletta di Ulva, che ospita, in una lussurreggiante foresta di podocarpi, le più belle specie di uccelli endemiche della Nuova Zelanda, che sono state introdotte in questo pezzo di terra derattizzato e de-ermellinizzato; oltre al Tui, le due petroiche, la gerigone e il campanaro, vedremo (ma forse l'avremo già incrociato nella regione meridionale di South Island), il goffo Weka, un rallo inetto al volo che è diffuso, ma non comune, oltre che qui a Stewart Island, sia su North che South Island.

21° giorno) di prima mattina ci imbarcheremo sul traghetto che ci riporterà a Invercargill e da qui raggiungeremo Dunedin, per vivere un'altra emozionante avventura: nel pomeriggio ci imbarcheremo su un battello che, attraverso la baia di Otago, ci porterà a Taiaroa Head, casa di una colonia di bellissimi Albatros reali settentrionali, intenti al corteggiamento e alla preparazione del nido, e di Cormorani bronzei, l'ultimo endemismo dell'intera, si spera, collezione di specialità neozelandesi. Lo spettacolo suggestivo degli albatros che volano pochi metri sopra le nostre teste, circondati da migliaia di cormorani, pinguini e otarie, sarà il degno saluto che la natura della Nuova Zelanda ci darà. Pernottamento a Dunedin.

22° giorno) volo Dunedin - Auckland e coincidenza con il volo intercontinentale che ci porterà in Italia, via Los Angeles.

23° giorno) arrivo in Italia e fine del viaggio.
 

Vedremo un'affollatissima colonia di Sule australasiatiche lungo la costa di Muriwai, a pochi kilometri da Auckland (© JJ Harrison, CC BY-SA 3.0)




Il grazioso Corriere pettorosso, che vedremo lungo la costa di Muriwai, sarà uno dei primi endemismi "acquatici" del viaggio in Nuova Zelanda (© NZ Nature Lover, CC BY-SA 3.0)




Lo splendido e superadornato Tui è una delle decine di "succiamiele" della regione australasiatica. Vedremo questo endemismo neozelandese in numerose tappe del tour (© Sid Mosdell, CC BY 2.0)




Simbolo della Nuova Zelanda, non sarà facile vedere il notturno, sgraziato e grufolante kiwi. Grazie all'esperienza della nostra guida locale abbiamo comunque buone chances di vedere tutte le cinque specie. Quello illustrato nella foto è un Kiwi bruno settentrionale (© Maungatautari Ecological Island Trust, Public Domain)




Uno dei più straordinari limicoli del mondo, anch'esso endemico della Nuova Zelanda; di limicoli con il becco in su o giù ce ne sono a iosa: il Beccotorto è l'unico con il becco arcuato sul piano orizzontale, e sempre a destra (© Ben, CC BY-ND 2.0)




Pureora è una meravigliosa foresta di podocarpi, alcuni vecchi di più di un millennio; Pureora rappresenta uno dei più vasti tratti di foreste primarie di North Island ed è riconosciuta come una delle più belle foreste pluviali del mond (© Kahuroa, Public Domain)




A Pureora avremo le migliori occasioni di vedere lo splendido Kokako autenticamente nativo (a Tiri Tiri Matangi è stato introdotto). Questo rarissimo uccello, una delle sole due specie di Callaeidae, famiglia endemica della Nuova Zelanda, è grosso come un pollo e ha un sericeo piumaggio grigiofumo, ottimo accostamento i due bargigli azzurri sotto il becco, che sembrano pezzi di pongo lucido finiti lì chissà come (© Matt Binns, CC BY 2.0)




Il massiccio e arcigno Takahe, endemico della Nuova Zelanda, è il più grosso rallo vivente; una piccola popolazione è stata introdotta a Tiri Tiri Matangi e dovremo stare attenti a non avvicinarci troppo: l'animale è discretamente aggressivo e nessuno di noi vorrebbe essere beccato da quel becco! (Public Domain)




Lo spettacolare Marlborough Sounds Maritime Park in una veduta aerea. Effettueremo una crociera fino al Queen Charlotte Sound per godere da vicino della magnificenza e grandiosità di questo pezzo di Nuova Zelanda (© Phillip C., CC BY 2.0)




Al Tongariro National Park vedremo la la rara, localizzata e vulnerabile Anatra blu. Quest'anatra frequenta i fiumi e torrenti impetuosi della Nuova Zelanda, sia sull'Isola Settentrionale che su quella Meridionale; è molto simile, come abitudini all'Anatra dei torrenti sudamericana: possente nuotatrice, non vola quasi mai e nidifica in cavità di tronchi e del terren (© Karora, Public Domain)




L'altro Callaeidae neozelandese, anch'esso corredato di plastilina lucente sotto il becco, in questo caso color rosso carminio. Il nome Sellarossa è spiegato bene dalla fotografia (© Duncan Wright, CC BY-SA 3.0)




Uno dei pappagalli endemici della Nuova Zelanda, il Kea. Il Kea è conosciuto anche come "pagliaccio di montagna" per via della sua indole giocosa e per l'abitudine di strappare la gomma dalle ruote delle auto, probabilmente al solo scopo di divertirsi. Il Kea è l'unica specie nota di pappagallo ad attaccare altri animali, sebbene ciò accada raramente e le vittime siano soprattutto esemplari malati o caduti in trappola (la possibilità che l'animale possa uccidere persino pecore sane, come allevatori locali affermano, è desitituita di fondamento) (© Alan Liefting, Public Domain)




Le Pancake Rocks a Punakaiki: la fotografia spiega il nome (i pancakes sono quelle, deliziose, specialità che vengono per solito adagiate sul piatto l'una sull'altra e irrorate di sciroppo d'acero) (© Alan Liefting, Public Domain)




Il Lake Marian nel Fiordland National Park, una delle aree più affascinanti e selvagge della Nuova Zelanda (© Thorney¿?, CC BY-SA 3.0)




Il limicolo più raro del mondo, il Cavaliere nero. Nel 1981 la popolazione mondiale contava solo 23 individui e anche oggi non è delle più floride, assommando a 85 individui (© Yang Zhang, CC BY-SA 2.0)




Il Pinguino del Fiordland è un endemismo dell'Isola Sud, ma è presente anche nelle isole subantartiche della Nuova Zelanda. Ne vedremo una piccola colonia al Fiordland National Park (© Travelwayoflife, CC BY-SA 2.0)




Lo Scricciolo di South Island era una volta diffuso anche nell'Isola Settentrionale, oggi il suo areale è confinato ad una piccola area del sud-ovest di South Island. Lo cercheremo nelle praterie alpine della vallata di Hollyford (© Andrew, CC BY 2.0)


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